Crocodiles – Dreamless

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Dal 2009 hanno macinato 6 album, i Crocodiles. Originari di San Diego, hanno avuto alcune prime pagine all’inizio, quando l’attitudine Garage e Post Punk era palese. Oggi, per motivi anche opinabili è riservato loro uno spazio più laterale. Certo, ci siamo un po’ abituati ad avere  un nuovo onestissimo disco dei Crocodiles ogni anno e mezzo di media. Procedono fra stile e rumore, tra Jesus And Mary Chain e l’America di confine (Dreamless è stato registrato in quel di Mexico City).

Ma a forza di darli per scontati, o meglio, di dare per scontata la loro materia, non abbiamo osservato a sufficienza la loro rotta. Una rotta, quella evidenziata da Dreamless, che sembra quanto meno interessante. Il precedente Boys  (del 2015) aveva un tratto melodico più marcato del solito e un suono meno fuzzy. Qualche traccia più che buona c’era (“Hard” e “Blue” fra le altre). Eppure aleggiava la sensazione di un viraggio verso un Glam innocuo o (peggio) un Britpop fuori tempo.

Ecco, Dreamless pare dirci che quella era solo un’interpretazione approssimativa della forma che il duo andava assumendo. Il nuovo disco usa la melodia, questo è sicuro, ma lo fa nell’acquisizione di un approccio  più dinamico, con il basso che gira più in tondo. Il Noise Pop di Welchez e Rowell ha oggi un’andatura meno rettilinea, con le strofe che si sovrappongono e quelle chitarre che stanno in ogni buon disco con sopra l’etichetta “Wave”. Un bell’impasto, forse approdo naturale ma anche un po’ inatteso, come si diceva.

Prima di perdere sensibilmente mordente nella seconda parte, il disco sfodera una serie di colpi mirati bene. Per dire, “Welcome To Hell” è un Blues semi elettronico che in quanto ad impatto se la potrebbe giocare con Matthew Dear. “I’m Sick” è una bella canzonaccia ruvida con le tastiere che le cadono sopra come secchiate di vernice bianco ghiaccio. Il gioco però non funziona così bene per tutta la durata dell’album. “Alita” è poco più di un esercizio di dark cabaret che parla di fantasmi e con “Not Even In Your Dreams”  si arriva in fondo al disco col fiato leggermente corto.

Data:
Album:
Crocodiles - Dreamless
Voto:
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