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20 Gennaio 2017 | Domino | austramusic.com | ![]() |
Cinque anni in tour, poi il meritato riposo. Katie Stelmanis è a Montreal, sola, in un quartiere di lingua Francese. Come se non bastasse fuori fa un freddo porco. Meglio stare in casa a comporre, ché una costruzione “casalinga” portò fortuna all’esordio – “Feel It Break“. Ma Katie é triste. Guarda il mondo dal suo oblò, introiettando le notizie non felicissime provenienti dallo schermo del portatile: religione, morte, soldi. Butta giù qualche idea, che in seguito detterà il mood dell’album e se ne va a Città del Messico. Parte d’istinto, alla ricerca del caldo e dei colori; quasi una necessità fisiologica. Cambia il suo perimetro d’osservazione, ibernandosi nel tepore degli ultimi, plasmando una visione futura a suon di sci-fi e manifesti visionari – parliamo dell’#ACCELERATE MANIFESTO, una teoria secondo la quale ci potremmo servire della tecnologia per liberarci dal capitalismo attraverso l’eliminazione del lavoro e dunque del concetto di scarsità. Una ricerca che la porta a guardare con crescente ottimismo un quadro socio politico di difficile soluzione.
A questo punto, forse a causa di quel retaggio supereroistico ormai instillato nel tessuto sociale, o più probabilmente a mo’ di sfottò, pensa a Rhonda. Revolution Rhonda. La possiamo trovare di rosso vestita (e come sennò?) in copertina, l’eroina ad hoc in arrivo dal futuro. Simbolico monito al nostro percorso senza via d’uscita. A questo fa il paio lo splendido video della traccia omonima, che raffigura una Los Angeles in movimento perpetuo, meccanico, introducendo qualche appunto sul nostro stile di vita. Cosa ne facciamo del nostro tempo libero? Cosa ci spinge verso la conservazione di uno stile che ormai non ci rappresenta per quello che siamo, ovvero esseri umani evoluti? Una riflessione sul futuro dunque, sul perché continuiamo il nostro percorso di non allineamento nei confronti di quei valori che meglio ci rappresenterebbero in qualità di esseri umani. Per quanto dovremo ancora partecipare alla routine dettata dal capitalismo? Per quanto ancora le nostre vite saranno influenzate dal ritmo del denaro?
Stilettate dal taglio profondo che causano ferite sgocciolanti – sul tappeto elettronico. “The future belongs to those who prepare for it today” diceva Malcom X, e il progetto Austra vuole partire da subito. Economia rinnovabile e Grimes, possibili soluzioni ad un destino apocalittico in salsa Massive Attack ed una storia d’amore. Quella con Alice Wilder – la compagna di Katie al momento della registrazione, e tecnico del suono in sede live. Un legame strettissimo che permise alla nostra di esprimere in maniera molto più profonda il concetto alla base del nuovo album, restituendoci con gli interessi un’artista di tutto rispetto, che forse dopo un esordio importante, ed una gavetta sul campo – fatta anche di concerti non sempre all’altezza, ma è così che si fa –, cercava nuovi stimoli per fare il salto successivo. Brava Katie.




