Havah – Contravveleno

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L’incoscienza della tenera età come vessillo in onore della fantasia, della bontà d’animo riconoscibile al netto delle bandiere. Un conflitto nel conflitto, in cui il mondo delle consuetudini, dei dogmi, se la vede (brutta) con un rosso giovincello scapestrato a cui l’estrema povertà ha tolto tanto restituendo in cambio quella visione d’insieme che spesso gli adulti perdono quando viene sottratta loro l’innocenza. A lui questo non succederà.

Parliamo di Nullo Mazzesi, giovinastro ai tempi della resistenza – aveva 12 anni –, a cui gli Havah di Michele Camorani si ispirano per il loro terzo Lp “Contravveleno”.

L’idea è dunque quella dell’antidoto. Contro il veleno delle forme totalitariste, ma più in esteso del pensiero monodimensionale votato alla glorificazione della supremazia sul prossimo e del denaro – che sia la Germania guerrafondaia di Hitler o il capitalismo poco importa –, i nostri contrappongono la fantasia insita nella mente di chi già era stato abituato dalla società ad essere un outsider.

Ravenna e Forlì ai tempi del secondo conflitto mondiale, campagne e colline immerse nello splendido nulla romagnolo, agricoltura e natura, più che altro povertà. Lui è quello che prende le botte, senza soldi, senza scarpe, rosso di capelli e curioso; Nullo ruba le armi ai tedeschi, parte in avanscoperta attraverso territori minati per riferire le vie più accessibili. Ama la sua capretta, unico regalo della madre, su cui le vecchie vicine di casa puntano il dito per via del fatto che non è in grado di dare latte. “Uccidila, uccidila che non serve a nulla!”, diranno, ma per lui è il mondo, per lui le reazioni dei “grandi” sono curiose e immotivate: si deve forse eliminare per forza l’apparentemente inutile? Cosa e chi decide questa inutilità? Che sia una vita, un’idea, un sorriso o una razza.

Gli Havah ricamano sulle vicende del partigiano un intreccio di gelidi cristalli Dark-Wave anni ’80, facendo leva sull’insegnamento impartito dalla “Siberia” dei Diaframma e su certa militanza di stampo CCCP – Fedeli Alla Linea, sfumando il tutto con la crème di genere; siano i Joy DivisionL’accettazione”, i BauhausAl Di Fuori Del Male”, o i Cure più scuri “Il Loro Errore”.

Un manto sonoro color pece capace di descrivere in maniera eccellente gli umori e le difficoltà del periodo più buio della nostra storia, portato sulle spalle da un ragazzino forgiato dalla vita dura di campagna, per questo, perfettamente in grado di contrapporvi un sorriso smagliante.

Data:
Album:
Havah - Contravveleno
Voto:
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