| Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
| 15 Settembre 2017 | Mexican Summer | ariel-pink.com |  |
Se si potesse descrivere con un termine l’opera di Ariel Marcus Rosenberg – e non si può –, forse opteremmo per la parola “incognita”. Nell’arco di tutta la sua carriera, dentro e fuori dagli studi di registrazione, Ariel Pink si è divertito ad ondeggiare sopra un’altalena di periferia, guardando distrattamente il mondo e lasciando che quella splendida (?!) chioma rosa fluisca al vento. Una forte personalità la sua, scudo per altrettanta sensibilità.
Campione di ossimori e contraddizioni, di tuffi nel nulla e nell’inaspettato. Così come la motivazione del suo ultimo album, dedicato a Bobby Jameson, artista dimenticato degli anni ’60.
“Leggere il suo libro, i suoi testi, capire e contemplare la sua musica, sono stati cosi importanti per me, da spingermi a dedicare il mio nuovo album ad un artista dimenticato“. Songs of Protest & anti-Protest e una breve collaborazione musicale con Frank Zappa sono i motivi per cui ricordare l’artista scomparso nel 2015, che ha fatto parlare di se più per i problemi avuti nella sua vita post-carriera che del suo bagaglio musicale. Un personaggio al limite, di cui probabilmente solo il buon Ariel Pink avrebbe potuto coglierne il messaggio.
Come in tutti i lavori precedenti risulta difficile tracciare il limite tra parodia e cinismo, romanticismo e fragilità, voglia di crescere o di rimanere in un limbo adolescenziale. La certezza è nella qualità indiscussa della ricerca musicale che è racchiusa in un lavoro che capolavoro non è, ma è ben presentato nella parte visual ed entusiasma parecchio i nostalgici. Dimostrazione ne sono il video di “Another Weekend” diretto da Grant Singer in una atmosfera totalmente lo-fi; parliamo di un rock anni ’70, che stringe forte la psichedelia e il country, senza dimenticare però l’elettronica e i synth rigorosamente popeggianti; Ascolto e trasporto non troppo complessi.
Complessità. La vita è un gioco, e lasciar scorrere gli avvenimenti in maniera mutevole e fragile non è un così cattivo consiglio; una decisa indecisione, talvolta con la forza di non aver abbastanza forza di cambiare le cose e rimanere nel mezzo. Ariel Pink non vi racconterà come vivere, ma renderà tutto più leggero, come con leggerezza va preso.
