The Who – My Generation (Deluxe Edition)

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Correva l’anno 1965 quando il terremoto Who si abbatte sul mondo della musica, 4 ragazzi poco più che ventenni sfoderano un disco incredibile destinato ad entrare nell’olimpo dei grandi classici impedibile. Pete Townshend (chitarra e voce), Roger Daltrey (voce), John Entwistle (basso e voce) e Keith Moon (batteria e voce) propongono uno degli inni rock più esplosivi di sempre, una miscela di r&r, blues, funky (sono presenti un paio di cover di James Brown) seguendo la strada degli Stones e dei Kinks ma aggiungendoci quella genialità unica che nel corso degli anni gli permetterà poi di dare alle stampe quella pietra miliare di Tommy. Anche se questo disco rappresenta il loro esordio a 33 giri (prima avevano gia pubblicato diversi singoli qui presenti) la band dimostra gia una maturità e una consapevolezza dei propri mezzi davvero impressionante. Ora questo storico LP (originariamente intitolato The Who Sings My Generation ) ci viene riproposto in deluxe edition, completamente rimasterizzato e con il solito interessante carico di inediti e bonus tracks. Il primo cd ci offre il disco nella sua forma originale con l’aggiunta di alcune song fino ad ora edite solo come singoli su 45 giri tra cui la celebre “Can’t Explain” (la cui b-side presenta una chicca di cui parleremo più avanti). Tutto questo senza dimenticare gli hits come la title track e gli omaggi a James Brown (Please Please Please, i Don’t Mind) e Bo Didley (I’m a Man) oltre alla fenomenale Kids Are Alright. Il secondo disco invece presenta versioni alternative e rarità varie come le due cover di Leaving Herh e Heat Wave che vedono i nostri cimentarsi con il soul di casa Motown. Trovaimopoi la versione strumentale di “My Generation” davvero singolare. Poi la piccola di cui dicevamo prima: In “Bald Headed Woman” alla chitarra troviamo un giovanissimo Jimmy Page gia in grado di stupire. Poi ancora cover e ancora James Brown con “Shout and Shimmy” e la edizione full length di “ I Don’t Mind” per me addirittura migliore dell’originale visto che da modo ai nostri di dar sfoggio di tutta la loro creatività e versatilità. Proprio di versatilità è il caso riparlare per la versione “ a cappella” di “Anytime You Want me” a sottolineare ancora la grande influenza della musica nera per Townshend e compagni.
30 canzoni per riscoprire un disco di fondamentale importanza e per apprezzare gli Who in una versione inedita a cimentarsi con il soul e il gospel: Molto di più di una semplice raccolta di bonus track ma un modo per capire tutta la grandezza di questa band ricordando che le registrazioni sono tutte del periodo ‘64\65 e solo questo fatto dovrebbe dire tutto!