Steppenwolf – Steppenwolf

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Probabilmente se fermate un ragazzo ( o una ragazza ) per strada e gli chiedete se conosce gli Steppenwolf questi vi guarderà attonito squotendo il capo, ma se invece gli fate sentire le prime note di “Born To Be Wild” penso che il 90 % delle persone la riconoscerà al volo. Questa è forse la maledizione più grande della band capitanata da John Kay: Il loro inno li ha superati in fama. Gran parte di questo successo è dovuto al fatto che la suddetta canzone è stata la colonna sonora di uno dei film manifesto degli anni a cavallo tra il 60 e il 70 e tutt’ora molto noto, parlo di Easy Rider.
L’album di debutto degli Steppenwolf è stato un fulmine a ciel sereno, in un periodo dominato dalla visione psichedelica i 4 californiani John Kay (chitarra e voce), Michael Monarch (chitarra), Goldy McJohn (tastiere) e Jerry Edmounton (batteria) presentano un rock & roll selvaggio, essenziale, sporco e cattivo imperniato da visioni acide e inni alla libertà. Una musica fortemente improntata sul blues ma caratterizzato dalla potenza delle chitarre provenienti dalla nuova scena rock, a queste si aggiungo i precisi contrappunto delle tastiere e la potenza del drumming. Ne esce così un mix esplosivo unico che da origine a un disco di irrepetibile. Oltre alla gia citata “Born To Be Wild” in questo album troviamo un altro classico della band quel “The Pusher” che fece tanto scalpore negli anni ’60. Ma anche la cover di “Hoochie Coochie Man” il brano che proiettò Muddy Waters al successo e in seguito ripreso da centinaia di artisti rock e blues. La band lo riprende con il suo classico stile fortemente improntato sulla voce ruvida di Kay (di origini canadesi) dando alla celebre song un tocco acido con l’uso dell’organo hammond. Troviamo anche brani dalla forte impronta r&r come “Barry Riders again” ,che riprende il tema della celebre “Johnny Be Good”, ma anche ballate suggestive come “Desperation”. Per concludere ascoltate il riff iniziale dell’ultimo brano del disco la celebre “The Ostrich” e ditemi se non ci vedete dentro i Doors….
Gli Steppenwolf erano rock e blues anche una band pop psichedelica (sentite “A girl i Know”), da loro hanno attinto in tanti soprattutto le band Heavy e hard rock. Impossibile prescindere da questo disco per capire l’evoluzione del rock in molte delle sue forme.
Una curiosità per finire: L’unica canzone non scritta da Kay è proprio “Born To Be Wild”, l’autore è Mars Bonfire chitarrista che lasciò la band prima dell’esordio per mettersi in proprio. Ne uscì un disco omonimo poco dopo quella dei suoi ex soci che conteneva anch’esso il celebre inno ma passò inosservato….