Kinks – The Kinks

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Da dove nasce l’hard rock? Difficile dare una risposta precisa ma una cosa possiamo affermarla con certezza: i Kinks hanno dato una grossa, se non grossissima , mano allo sviluppo di quella musica che a cavallo tra la fine dei ’60 e l’inizio dei ’70 conquisterà il mondo sotto le insegne di band come Led Zeppelin e Deep Purple. Non sono in pochi infatti a ritenere che il primo vero singolo di hard rock sia stata la celebre “You Really Got Me”. La band nasce nel 1963 da una idea dei fratelli Ray e Dave Davies a cui presto si aggiungono il bassista Peter Quaife e il batterista Mick Avory. I nostri propongono un rock duro e selvaggio (per l’epoca ovviamente) andando a collocarsi tra quelle prime band pioniere di un sound nuovo che andasse oltre al beat dei Beatles e al rock blues degli Stones. Assieme agli Who e agli Small Faces i Kinks sono certamente tra i primissimi a prendere i suoni tipici degli USA, il blues, l’R&B, e il R&R e a fonderli in un mix velocizzato e incattivito con riff taglienti e facilmente assimilabili. Nasce così “The Kinks” il primo album ufficiale della band. Per l’occasione nel disco suonano in veste di session man un paio di personaggi che solo qualche anno più tardi faranno parlare non poco di loro; i loro nomi? Jimmy Page e Jon Lord ( a cui si aggiunge il pianista Nicky Hopkins) a riprova dell’importanza della band dei fratelli Davies nello sviluppo della musica hard rock. L’album ci presenta una band giovane e sfrontata, gli arrangiamenti non sono molto curati ma il disco a tiro incredibile che si snoda tra brani corti e taglienti come schegge con al chitarra distorta, ad altri molto più debitori del blues con l’armonica come protagonista. Ad arricchire il tutto ci sono anche delle immancabili cover dei maestri del rock & roll Chuck Berry e Little Richard. La versione rimasterizzata in cd contiene oltre alle canzoni originali dell’album tutti i singoli che i nostri hanno pubblicato dopo l’uscita dell’ LP e prima dell’uscita di “Kinda Kinks” possiamo così apprezzare anche gioielli come “All Day And All Of The Night”. Tra i brani della versione “originale dell’album” oltre alla già citata “You Really Got Me “ vale la pena di segnalare l’opener ”Beautiful Deliah” una furente versione del classicissimo di Chuck Berry. “long Tall Shorty” è un bluesy con la voce roca di Ray in primo piano a guidare le danze assieme all’armonica. “la successiva “I Took My Baby Home” invece si rifà direttamente al suono della california con una grande melodia e cori a non finire ma non perde quella leggera aria “scassata” che caratterizza il suono dei nostri. Altro grande brano dell’album è senza dubbio “I’M a Lover Not A Fighter” un rock blues scandito dal battito di mani davvero irresistibile. Impossibile poi non citare la ballata blues psichedelica “Bald Headed Woman” e la esplosiva “Revenge” con armonica e chitarre scatenate. Insomma lo avete capito, le 26 canzoni che compongono “The Kinks” sono tutte da ascoltare senza un attimo di respiro. Questo è un disco imprescindibile per capire l’evoluzione del rock e dell’hard rock, la storia della nostra musica passa certamente da queste 26 incendiarie song.