sospesoa – Le Rimane Il buio

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All’appuntamento con Andrea Rizzo arrivo tardi -di solito è la rockstar che si fa aspettare, esordisco
-mentre il cantautore è quello che aspetta sfigato anche per dieci minuti, mi fa lui.
Eccolo, Andrea Rizzo, allampanato nella maglietta di hattrick (sìsì il gioco online) barbetta sfatta, viso affilato, sguardo ancora più affilato dietro perenni occhiali da nerd, e un sorriso francamente accattivante. Mi saluta con un “altissimo” e si parte.
Qualcuno forse ricorda per impensate reminiscenze scolastiche la filosofia che Carlo Emilio Gadda scrittore aveva elaborato sul mondo, e la teoria dello gliuommero. Insomma ci sono tanti fatti in una prospettiva rigorosamente materialistica, casuale, che cospirano per creare una causalità, e vanno ciecamente verso una catastrofe (nel senso etimologico). Ecco. E’ quello che mi capita di pensare quando mi trovo davanti ad uno dei progetti di Andrea Rizzo. C’è lui che crea il ciclone, la catastrofe, e tutti coloro che gli cospirano intorno in quel punto esprimono le loro potenzialità con un’energia diversa, e tu hai l’impressione che sia lì che succedono le cose, che ti stia simpatico o meno, e non c’è niente da fare. Perchè lo sai che tutto quello che è successo prima è accaduto per creare questo, come cieche ere geologiche e l’architettura di Via Merulana cospirano per il furto di un diamante.
Un’ottima domanda sarebbe -Per quale motivo questo lavoro contiene solo due tracce?! Ottima domanda. Il motivo è che ci troviamo di fronte ad un singolo, un singolo e la sua rispettiva b-side.
Quello che ancora non ho detto è che questo singolo e questa b-side fanno parte di un progetto solista del suddetto, denominato “sospesoa”. E che il progetto sospesoa con questo singolo e questa b-side si è garantito l’accesso alle graduatorie alte (ma non al podio ed al contratto annesso) del LabParty06, tramato dagli studenti del master in Management Marketing e Comunicazione della Musica della Sapienza di Roma per sperimentare nuovi metodi di promozione musicale (per cui http://labparty.splinder.com/). Il tutto con la benedizione della Sony Music, interessata dal canto suo ad espandere il roster dei suoi artisti senza nemmeno spendere una lira nel talent scouting. Insomma una di quelle cose dove tutti sono felici e tutti ci guadagnano (quando si parla di “sinergie”). Circolo degli Artisti (RM) compreso, che il 31 Maggio ha visto concludersi la manifestazione con l’esibizione delle cinque band selezionate dai masterizzandi.
Ora che potrei dire? Potrei dire che Andrea scrive quelle cose intense che il cantautorato italiano non ha ancora espresso così. Potrei scrivere che Andrea sa di essere un musicista italiano, e che sa anche che cosa voglia dire avere dei retaggi, ma che con la grazia di chi sa guardarsi (bene) dall’esterno riesce a tirarsene fuori se lo vuole, o che se lo vuole riesce a starci dentro come in una stanzetta comoda. Magari solo per venire a giocare con te. Potrei dire che “Alis è l’idiozia in tivvù” (Le rimane il buio) e che come lei c’è un’intera costellazione di donne abbottate nella musica di andrea rizzo, perché Andrea Rizzo è uno che ti dice fiero di ascoltare Video Italia solo musica italiana (foriera di inaspettati godimenti, disse una cosa del genere, o giù di lì), e lo sai che lo fa per davvero, ma che poi nella sua stanza ci trovi dischi dei Pavement e tutti gli EEls e i Broken Social Scene.
Di solito si cerca di scrivere qualcosa su un disco nella misura in cui questo possa essere utile per inquadrarlo o per interessarsi ad esso, o almeno in questa presunzione. In questo caso vorrei che fosse la musica a parlare, quel linguaggio fresco e mai banale che andrea le fa parlare.
Per cui cliccate su questi link. E se non lo fate, poco importa, perché tanto andrea è sempre lì, con o senza di voi.

http://labparty.splinder.com
http://myspace.com/sospesoa
http://sospesoa.blogspot.com/
http://deniuscitt.splinder.com/