Marta Sui Tubi: P.M.P.M. – Puglia Matta Per Marta

Eh sì, tre volte in Puglia nel giro di soli tre mesi. Certo che ci abbiamo preso gusto ad averli tra i piedi. Ed evidentemente anche loro, visto che sono saltati in furgone da Roma a Putignano in meno di 24 ore. Ovvio che tra il Circolo Degli Artisti di ieri notte e la piazzetta di un paesino barese in piena festa dell’unità ci passa un universo intero, ma a parte il politicante di turno che tiene banco con una soporifera arringa davanti a cinque persone, una buffa donnina che esercita un triste spettacolino in body argentato e hula hop e lo stomachevole odore di frittelle che infesta l’atmosfera, i tre prodi menestrelli non si fanno intimidire dal raccapricciante scenario che li circonda e salgono sul palco più paraculi che mai. Fatta eccezione per qualche difficoltà al mixer nello stabilire chi debba avere la meglio tra la voce e la chitarra e la conseguente assenza di voce in alcuni momenti culminanti dell’esibizione, lo spettacolo si snoda con l’intensità e la precisione con cui ci hanno sempre viziati e come ogni volta, in quel furgone riescono a portarsi dietro anche l’umorismo necessario per alternare acutamente la musica al cabaret. Loro amano sorprendere e il pubblico ama seguire ogni loro improvvisazione. Dall’ inserimento durante l’interminabile scioglilingua ne Il Giorno Del Mio Compleanno di un breve estratto della triste storia di Mondo Marcio e la sua dannatissima scatola all’invito rivolto agli astanti di andare ad ascoltare Gigi D’alessio, insinuando scherzosamente che sono vogliosi più di indie che di Marta. Ma stasera i Marta non si barattano neanche con tutto l’indie del mondo e momenti come Cenere, Vecchi Difetti e Ti Mento bastano a convincere che l’arte poetica non è da tutti. Le urla e gli applausi di approvazioni sorprendono per la terza volta Gulino e compagni della calorosa accoglienza pugliese, e di risposta ribadiscono ulteriormente l’estro comico con l’esecuzione di cover strampalate versione hippy o improbabili accenni marchiati Vasco. 31 Lune ricompone i sorrisi con straordinaria delicatezza regalando un attimo di relax alle guance degli spettatori prima di accompagnarli verso l’ascolto del brano più atteso. Questa volta oltre Post è Perché Non Pesi Niente che ci si aspetta e quel P.N.P.N. su una visibile scaletta rassicura gli animi di chi desiderava con ansia questo attesissimo momento. Certo ci manca ancora l’ebbrezza di Stento, ma aspettiamo fiduciosi. Post arriva inesorabile in chiusura con la sua tonante furia sonora restituendo il respiro solo al momento dei saluti e degli autografi di rito che costringono i tre a impugnare pennarelli e a sopportare flash sparati negli occhi. Quanto riportato finora non vuole altro che essere un consiglio, perché Marta dal vivo non sbaglia un colpo e tre volte su tre non delude, pertanto sarete ben felici di averla intorno e soddisfatti di poter “comprare da lei ogni sorta di magia”.