Musica da cucina: Ricetta per un concerto ben riuscito

In una Genova in cui i già pochi locali e luoghi dove sentire musica dal vivo scarseggiano succede che ci si arrangi ancora più del solito arrivando al concerto privato. La casa dove vivono i Japanese gum si riempie così di una trentina di appassionati, pronti dopo una cena condita di belle chiacchierate ad ascoltare Musica da cucina, il progetto di Fabio Bonelli dei Milaus. Quale miglior location per ascoltare una proposta simile se non una cucina stessa? Ci si trova così tutti nello spazioso angolo della casa dedicato ai fornelli. L’effetto immediato, di cui ci si accorge dalle prime note del concerto, è l’incredibile intimità che va a crearsi sia per le particolarità dell’esibizione che per la suggestione del luogo in cui si svolge, tra l’artista e il pubblico presente si instaura un clima caldissimo, emozionante e coinvolgente, capace di rendere l’esperienza splendidamente unica. Le canzoni di Musica da Cucina sfiorano ed accarezzano il pubblico grazie ai suoni prodotti attraverso l’inconsueto utilizzo degli oggetti, tra bicchieri suonati con l’archetto da violino, pentole che diventano percussioni, fischi ben programmati di teiere e rumori creati con l’acqua. Su questo insieme vanno ad adagiarsi con gentilezza la chitarra e la voce di Fabio Bonelli, delicatissime in ogni brano, malinconiche e efficaci grazie all’aiuto degni innesti di clarino e fisarmonica. In poche parole pur partendo dai semi di un progetto particolare, Musica da cucina raccoglie come frutti ottime canzoni. L’ora di esibizione lascia quindi un gusto piacevole sull’ascoltatore, un appagamento. Si tratta di una di quelle esperienze che tornano volentieri alla mente. A fine serata l’impressione è quella di avere assistito a un’ottima proposta, sia dal punto di vista delle canzoni ascoltate che da quello dello spettacolo visto, compreso anche il pieno successo dell’esperimento “concerto casalingo”.

Foto a cura di Anna Positano:
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