Thackery Jimmy – Solid Ice

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Quello di Jimmy Thackery è un nome che gli appassionati di blues conoscono molto bene: classe 1953, il nostro è ormai sulla scena da oltre trenta anni, prima come colonna portante dei Nighthawks e poi, da circa venti, come solista con il suo power trio The Drivers. Chitarrista ineccepibile e ottimo cantante il nostro è uno di quelli su cui puoi sempre contare: forse non ti darà mai il disco capolavoro, ma sicuramente nel corso della sua lunghissima carriera non ha mai deluso. Il suo è un blues senza troppi orpelli, tutto incentrato sulla sua chitarra, spesso a cavallo tra musica del diavolo e hard rock, e una voce potente ed evocativa. Ormai da quasi un ventennio pubblica regolarmente un album all’anno ed è praticamente sempre in tour, segno che il nostro è uno di quelli vecchio stile, un bluesman che preferisce far parlare la sua chitarra e che sta bene solo quando è sul palco. ‘Solid Ice’ è la sua ultima fatica in studio e anche in questo caso il buon Jimmy non delude: alterna hard blues incendiari a lunghi slow ricchi di pathos in una miscela forse non troppo originale ma sicuramente efficace. Tra le tracce migliori del disco citiamo senza ombra di dubbio la title track – uno slow strumentale lunghissimo ed emozionante con la chitarra di Jimmy protagonista assoluta. Una prova di stile e di classe assoluta con al mente che evoca grandi e gloriosi fantasmi come Albert Collins e Roy Buchanan, oltre nove minuti di assoluta goduria per le orecchie e per il cuore. Assolutamente sopra le righe anche “Fifteen Minutes” debordante hard blues dotato di un tiro devastante, uno di quei brani che sicuramente dal vivo faranno sfraceli. “Hobart’s Blues” è uno di quei blues strumentali in stile classico che non ti stancheresti mai di ascoltare, dopo venti secondi ti sembra di conoscerla già a memoria ma non ti stanca davvero mai; anche questa una canzone scritta appositamente per essere suonata dal vivo perché si presta benissimo alle lunghe e tanto amate jam del nostro. Con “How Long” si torna al rock-blues più duro dalle gradevolissime tinte country, brano da sparare con il volume alle stelle e arricchito da un paio di assoli veramente pregevoli.
In sostanza come al solito il buon vecchio Jimmy si conferma una vera e assoluta garanzia: ‘Solid Ice’ è un album bello, vario, coinvolgente suonato e cantato benissimo. Certo non è un capolavoro ma ad averne di album simili. Concludo con un consiglio se vi capita di avere il nostro in tour dalle vostre parti non fatevi scappare l’occasione, non vene pentirete.