Ex-Otago: Fronte del porto

Genova abbraccia gli Ex-otago e a loro volta gli Ex-otago abbracciano Genova. Il quartetto cittadino sta raggiungendo pian piano una certa notorietà a livello nazionale grazie alla sua fresca ironia e ai ritornelli che sembrano fatti apposta per essere cantati in questi giorni estivi. Il primo abbraccio gli arriva dal pubblico numerosissimo sulla chiatta della Rosa dei venti, locale del porto antico, il secondo gli arriva da amici concittadini che ripercorrono alcuni classici degli Ex-otago, partendo dai Japanese gum, autori di una ottima cover di “After august, september” nel loro stile elettronico sognante e placido, passando per i deliri a 8bit di Rcktone rebel che prende di mira “7 a.m.” con il suo game boy, fino agli En roco che in duo (Enrico e Francesco) accompagnano i protagonisti della serata durante “Luisa”. La festa però nonostante questa piacevole introduzione è tutta per loro: gli Ex-otago mostrano subito di essere su di giri per la situazione in cui si trovano, e questo non fa altro che giovare alla loro esibizione, un vaso di energia che trabocca fin dalle prime note. Diciamocelo, gli Ex-otago non cambieranno il mondo della musica, ma accidenti se sono sempre divertenti dal vivo, e non è certo la prima volta che li sento suonare. Sono uno dei pochi gruppi capaci di farti tornare a casa ogni volta con il sorriso ancora stampato sulle labbra, tra l'allegria contagiosa delle loro canzoni e i siparietti che imbastiscono sul palco dominati dai free-style di Alberto, ormai una tradizione a cui sta andando ad aggiungersi il delirio collettivo “Patrizia”. Le canzoni scorrono velocissime, da “Amato the greengrocer” a “Waiting for the stars”, da una “Giorni vacanzieri” praticamente improvvisata a “Cooking ovation”, il tutto con una esplosiva risposta del pubblico presente. Le risate continuano anche dopo il concerto, tra le chiacchiere e le luci del porto antico genovese, mentre la band smonta il palco. A presto Ex-otago, tanti saluti e alla prossima.