Lewis, Jerry Lee – Last Man Standing

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Circa due anni fa ho avuto la fortuna/sfortuna di vedere The Killer dal vivo, quella fu una esibizione a dir poco imbarazzante che mi portò ad usare termini non proprio simpatici nei confronti del nostro Jerry Lee. Arriviamo così a questo ‘Last Man Standing’, un album che prima dell’ascolto puzza in modo pauroso di operazione commerciale per racimolare quattro soldi… poi però infili il dischetto nel tuo lettore e wow! Sarà la potenza della tecnologia che mette una pezza dove il vecchio leone toppa, (nella voce soprattutto) ma ragazzi queste ventuno tracce spaccano davvero. Si tratta in realtà di ventuno duetti con artisti provenienti da un po’ tutto il mondo della musica – ci sono dei veri propri miti come Springsteen, BB King, Mick Jagger, Jimmy Page e personaggi a dir poco discutibili come Kid Rock. Lo stile è quello di sempre: puro semplice e irresistibile rock & roll, quello più vero, quello degli anni ’50, quello che volente o nolente ti fa muovere le chiappe. E poi c’è lui, con le sue dita magiche che quando toccano la tastiera scatena fuoco e fulmini e, se a questo unite magari le chitarre magiche di BB King (“Before The Night is Over”) o Jimmy Page (“Rock & Roll”) o meglio ancora di Buddy Guy (“Hadachol Bolgie”), il mix diventa qualcosa di davvero devastante. Ad onore del vero devo dire che una delle tracce con il tiro maggiore è proprio quella che vede coprotagonista Kid Rock, la loro “Honky Tonk Woman” è davvero fulminante. Altre song che meritano? Beh a dire il vero tutte, basta scorrere la lista degli ospiti per capirlo, cito solo qualche nome a caso: Neil Young, Robbie Robertson, Willie Nelson, Don Henley, John Fogerty, Eric Clapton, Merle Haggard. Insomma il meglio del meglio che il rock made in USA e UK ha prodotto nel periodo a cavallo tra i ’60 e i ’70, musicisti che a The Killer devono molto. In conclusione possiamo dire che questo ‘Last Man Standing’ la sua puzza di plastica la mantiene, ma alla fine chissenefrega perché le ventuno song vanno via che è un piacere e se il volume è quello giusto sfido chiunque a tenere il sedere attaccato alla sedia.