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Trattasi qui di cd-r scarabochiato di pennarello indelebile e contenuto in una grezza custodia da discount contenente nove pezzi di stoner-chissà cosa sozzo rock, caratterizzato da una serie di spunti interessanti, una produzione tanto poco pretenziosa quanto diretta e pummeling (non mi viene una traduzione che renda) nonché da una buona quantità di carne al fuoco ancora decisamente al sangue – e non è un male, io ci vado pazzo. Dalla breve intro alla successiva Tunguska si esplorano buona parte delle possibilità ritmiche e sonore offerte dal magnifico duo dagli appellativi sì divertenti e ironici Capelli a Cavatappi e Secondo Premio alle rispettive chitarra-voce e batteria, finanche e godersi le dissonanze di Herbert Knaupp sovrastate dall’apparizione di ruvide vocals che introducono con convincimento la seguente A Go Na Mesa (o Agonamesa, chissà), che quando meno ce lo si aspetta piomba in arpeggi gonfi come un fronte temporalesco di un turbine distorto che non tarda mai ad arrivare, così come non tardano: scariche di percussioni tribali, indugi su feedback vari, scippi più o meno vistosi ai Kyuss, rombanti casse e timpani in levare, frammenti atmosferici e quando vi mettete sotto a dare una qualsiasi forma a tutto ciò, che io sono pronto a scommerci quanto volete su quanto spaccherete il culo?