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I siciliani Disasterhate, oltre ad una presentazione decisamente ben curata – con una copertina che ricorda parecchio ‘The Oncoming Storm’ degli Unearth – riportano in auge un bel thrash/death d’annata, tra la Bay Area e la Germania dei Kreator, infarcito di tematiche apocalittiche e sfuriate sulfuree decisamente poco votate agli ultimamente onnipresenti lead maideniani, puntando soprattutto su ritmiche serrate e rallentamenti carichi di dissonanze e lamentose urla ad opera delle due chitarriste/cantanti Klaudia e Reitia. Molto intrigante l’attacco di Jupiter Effect, così come buona parte di riff e dinamiche, anche se al tutto manca una buona dose di ragionamento nella stesura dei pezzi che spesso si perdono in un susseguirsi di stacchi riusciti senza però colpire particolarmente durante l’ascolto. Altro piccolo appunto rivolto alla voce, che per quanto particolare e originale non rende molto nelle parti più urlate, forse per una questione di produzione, riuscendo invece azzeccatissima nei frangenti più recitativi (nei versi di Domina Mundis pare addirittura di ritrovare qualche eco della Jarboe che fu in chiave thrash metal…) chiude la lista di critiche forse un po’ puntigliose ma dovute in sede di recensione di un prodotto che rappresenta un gruppo ancora in fase di affinamento. Nutro buone speranze, soprattutto in caso di un eventuale spostamento di equilibri verso una proposta che sappia riservare le sfuriate metal per estremizzare i momenti di malata e paludosa stasi.