Springsteen, Bruce: Magic Night

Ci siamo, finalmente!!! Dopo 5 anni il Boss torna a suonare in uno stadio italiano. Nel mezzo ci sono state un paio di apparizioni nei vari palazzetti sportivi ma diciamolo chiaro, lo stadio è la sua casa, il posto dove Bruce rende davvero al massimo. Per il sottoscritto sono passati ben 20 anni dalla prima volta che ho ammirato Springsteen dal vivo. Era l’11 giugno del 1988, da poco acquistato Tunnel Of Love conquistato dalla potenza di “Spare Parts” (una delle poche canzoni buone di quel disco, col senno di poi) e dopo il triplo “Live 75-85”. Del Boss sapevo quello che può sapere un ragazzino di 15 anni ma la sua musica mi entrava dentro come mai mi era successo prima. Ricordo furibonde litigate con i miei genitori per poter andare al concerto , litigate che durarono oltre 1 mese ma per nessun motivo vi avrei rinunciato.
Quello fu un concerto memorabile, ma chi conosce il Boss sa bene che OGNI suo concerto lo è, e per me l’inizio di un amore (musicale) unico. La cosa che più di tutte mi ha sorpreso è stato notare come dopo 20 anni il piccolo grande uomo del New Jersey non abbia perso un solo briciolo di forza, di creatività e di carisma, Quando nel 1973 l’allora critico musicale John Landau (ora suo manager, musicista ed amico ) disse “al mondo ci sono solo 2 tipi di persone: quelle che amano Bruce e quelle che non lo hanno mai visto dal vivo” affermò una verità assoluta. Nella mia vita ho visto centinaia di concerti, ma nulla è paragonabile ad una esibizione di Springsteen e della E Street Band. L’energia , la forza, il carisma di questo immenso artista non hanno eguali nel mondo del rock, e ve lo assicuro queste non sono le parole di un fan (ed io SONO un fan) ma il pensiero comune di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di assistere ad un suo concerto. Dopo questo breve preambolo passiamo ora a parlare della serata. Sono le 20,45 quando il palco si illumina e i nostri fanno al loro comparsa. In formazione non compaiano Patty Scialfa (ormai ex moglie del Boss) e il compianto Danny Federici il cui posto all’organo viene preso da Charles Giordano. Si capisce subito che questa sarà una serata speciale. Il Boss esclama “Ciao Milano fa caldo vero? Con noi farà ancora più caldo!!”e apre con “Summertime Blues” e poi subito via con il superclassico “Out In The Street”, versione mozzafiato che raggiunge il suo culmine in un fantastico duello chitarristico tra Bruce e Little Steven. Ormai è chiaro, questo sarà un concerto tutta adrenalina e voglia di divertirsi. Il boss non perde tempo e si lancia subito in mezzo al pubblico, si sdraia tra di loro, li bacia, li accarezza, li rinfresca con l’acqua. E se qualcuno si chiede perché lui è così amato dalla sua gente ora ha la risposta. Provate ad andare ad un qualsiasi concerto si una delle nostre presunte star nostrane, quelli che ogni anno fanno concerti fotocopia negli stadi e vedrete la differenza, se solo ti avvicini al tuo idolo ci sono 20 energumeni che ti fanno subito cambiare idea. Con il Boss no, lui ama stare tra la sua gente, vive per il suo pubblico, ha il bisogno fisico di sentirlo. E la musica? Beh il lato negativo è che l’acustica di san Siro è davvero penosa ma nessuno se ne accorge, tutti cantano e ballano perché questa è una festa del rock. Dopo un paio di brani il Boss inizia a raccogliere cartelli dal pubblico con le richieste delle canzoni. Si avete capito bene, suona su richiesta!!L’improvvisazione regna sovrana, la E Street Band va a braccio e dimostra che nonostante gli anni e gli acciacchi è ancora la più grande macchina rock del pianeta. Quando c’è da far ballare e divertire la gente nessuno è come loro. Impossibile Citare tutti i momenti memorabili della serata ma qualche cosa va la pena di essere raccontata. Il favoloso assolo piroettante di Nills Lofgreen in “Because The Night” ad esempio con il piccolo e geniale chitarrista che girando su stesso alla velocità della luce si lancia in un assolo di 5minuti da far spellare le mani. E ancora il Boss che prende una sedia la mette sulla passerella a 2 cm dal pubblico e canta “I’m On Fire” come solo lui sa fare. In totale il nostro esegue ben 27 brani per oltre 3ore di concerto, ma la sensazione è stata che se fosse dipeso da lui sarebbe andato avanti tutta la notte. Lo dico ogni volta che esco da un concerto del Boss “mai visto nulla di simile” forse perché tale e tanta è l’emozione e la gioia che Bruce sa regalarmi che ogni suo concerto mi sembra migliore del precedente. Ma se ad esempio ripenso alla scaletta non posso che rimanere folgorato. In ordine sparso: The Promise Land, Beacuse The Night, Badlands, Candy’s Room, Darkness On The Edge Of Town, DArlington County, e ancora Hungy Heart aperta con la chitarra acustica e tutto lo stadio che cantava il ritornello e le immancabili Rosalita e Born To Run. E poi i brani di Magic. Qui voglio aprire una parentesi, Quando mesi fa scrissi la recensione del suddetto album dissi che nonostante su disco certi brani non mi entusiasmassero volevo aspettare la prova live. Come volevasi dimostrare dal vivo sono tutta un altra cosa. Il Boss fa dischi per poter fare concerti e non il contrario, lo sostengo da sempre e questa ne è l’ennesima riprova. Canzoni come “Livin On The Future”, “Girls In The Summer Clothes”, “Long Walk Home”, “Last To Die” sentite in concerto sono tutt’altra cosa, liberate dagli orpelli della sovrapproduzione del disco si rivelano potenti e ballabili in pieno stile E Street Band.
Sento spesso dire in giro che questo è l’ultimo tour del Boss con la band, forse è così (ma lo dicevano anche nel 2003) ma francamente a me tutto è sembrato fuorché di vedere una band stanca e alla frutta. Certo gli anni passano per tutti , gli acciacchi fisici si fanno sentire, Big Man ormai si muove poco e Nills Lofgreen a parte gli altri E Streeters qualche pausetta se la prendono (tranne Max lui è la solita macchina micidiale e perfetta). Ma quando la temperatura si alza allora i nostri sembrano tutti dei ragazzini. Basti guardare le ultime due song in scaletta “Twist & Shout “ e “American Land” con tutta la band a ballare, cantare e dare spettacolo, ed avevamo già passato le 3 ore di concerto!! E Il Boss? Lui è sempre il solito, anzi forse è ancora di più!! Un vero moto perpetuo, corre per tutti gli oltre 20 metri del palco e si lancia in una scivolata incredibile, si rotola per terra, si lancia tra il pubblico, bacia le ragazze, maltratta e violenta la telecaster e sbuffa nell’armonica. E poi la sua voce, unica ,potente, diretta. Ma quello che ogni volta che vedo il Boss dal vivo mi colpisce di più è la sua energia, sul palco Bruce da tutto, non risparmia una sola goccia di sudore, pur di dare alla sua gente uno spettacolo da ricordare e ve lo assicuro, ci riesce sempre!!!
Ancora una volta a 5 anni di distanza mi ritrovo qui a concludere dicendo “grande ,unico intramontabile Boss, l’ultimo vero gigante del rock & roll!!!!

Ora per concludere una nota dolente: Nei giorni precedenti al concerto è stato diffuso un comunicato stampa (giunto anche via mail a chi aveva acquistato on line i biglietti) che diceva “Con La presente siamo ad informarLa che diversamente da quanto stampato sui biglietti, messi in vendita prima di tutte le ordinanze comunali emanate in questo ultimo mese, il concerto sold out di Bruce Springsteen and the E Street Band il 25 giugno allo Stadio di San Siro inizierà alle 20.30, proprio a causa delle nuove direttive.
Inoltre consigliamo al pubblico di arrivare almeno un paio d'ore prima anche se in possesso di posti numerati, in quanto a Sansiro l'area al traffico in occasione di tutti i concerti verrà chiusa (ma sarà prolungato l'orario della metropolitana e potenziato il servizio dei mezzi pubblici). “ Bene io da buon cittadino ligio alle norme di civiltà lascio la macchina alla stazione della metrò di Gessate e mi reco a San Siro coi mezzi. Il concerto termina alle 24, da S. Siro a Lotto ci voglio circa 20 minuti a piedi, se corri e non ti fermi nemmeno per fare i bisognini. Alle 00,25 il cancello della metrò era chiuso, in piazzale lotto ci saranno state almeno 2000 persone inferocite ed arrivava un autobus (che contiene ad essere buono 50 persone) ogni 15 minuti. Se qualcuno poi si chiede come mai in Italia i grandi eventi sono sempre meno ecco la risposta. La scusa penosa del comune è stata che il concerto doveva finire alle 23,30 invece che alle 24, si dimenticano che il servizio pubblico si chiama così per un motivo e non si possono lasciare migliaia di persone abbandonate in mezzo alla strada per una questione di 30 minuti. Vergogna!!!!