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La “scena” Detroit-rock”, se così vogliamo chiamarla, emersa negli ultimi anni rappresenta in quasi tutta la sua interezza una sacca di ottime band di cui vantarsi se mai gli alieni venissero ad invaderci. Certamente, è l’artiglieria femminile quella sugli scudi, parlo di all female-bands (o quasi) da capogiro come: Sirens, Demolition Doll Rods, Detroit Cobras oltre al signor Collins (Dirtbombs). La cosa ancor più interessante però, è rappresentata dal fatto che ognuna di queste band non si limita ad ostentare chessò, un’iguana famosa da quelle parti (e non solo), al contrario, attualizza. Queste rappresentazioni di arte urbana, sono quindi le figlie di smog e paranoia attuali, altro che seventies motorcity. Prendiamo il caso di questi Love Me Nots. Ascoltate la open track Walk around them , poco prima che la voce di Nicole Laurenne intervenga. Avete esclamato anche voi: Hey sono i Fuzztones!? Bhe, io si. Anche se poi lo scenario muta drasticamente, il vox si fa da parte (ma non scompare) ed il demone di Detroit dalla testa a forma di carburatore emerge solenne. In buona forma, si potrebbe descrivere il pezzo con due semplici parole: cimitero macchine, salvo scoprire poi che si sta parlando del pensiero portante di tutto il disco. Insomma, abbiamo aggiunto una variante sul tema e questo va certamente a loro favore, poi in mezzo a tutto quel fumo e puzzo di pneumatico consumato un pò di voodoo non guasta, o no?