Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: |
23 agosto 2010 | RoughTrade | www.dylanleblanc.com |
Emma Hartley
Ad occhi chiusi questo giovane Dylan Le Blanc, potrebbe benissimo esser posto fra i grandi nomi del country.
Dalle prime note di Paupers Field è chiarissimo dove vuole arrivare, nonostante la sua giovane età, gioca d’anticipo e ci indica la strada più breve per giungere ai piedi di coloro che lo hanno influenzato maggiormente tra cui: Townes Van Zandt, Neil Young e Fleet Foxes.
Dodici brani in chiave melodica, nessun eccesso, nessuna grande sorpresa, ma maledettamente ben compiuti e arrangiati. Non a caso, al seguito del giovanissimo artista, dai tratti così consapevoli e maturi, c’è Emmylou Harris, figura di rilievo nel cantautorato oltreoceano. Si potrebbe pensare che a 20 anni scarsi, questo Dylan, abbia già in dotazione l’intero pacchetto d’elite per chi mastica il suo genere, ( come se non bastasse suo padre è stato musicista, per cui la componente genetica è assicurata ) un mix di classico country cristallino con spennellate qua e la di ballads d’autore, sentire “Emma Hartley” per credere. Come esordio tanto di cappello, opera di coraggio e stile, sfrontato quanto basta e timido allo stesso tempo. Componenti che affascinano anche i più scettici. Anche coloro che storcono il naso al pensiero che possa ancora nascere una stella, in un mondo considerato cristallizzato da anni. Forti appunto dei grandissimi nomi che hanno inciso la storia del country.
A dire il vero accostarlo alle pietre miliari è prematuro, visto che si tratta pur sempre di un esordio, ma se il buongiorno si vede dal mattino…Allora, ai posteri ardua sentenza.