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18 ottobre 2010 | Souterrain Trasmissions | www.shugotokumaru.com |
Tracking Elevator
トクマルシューゴ è il simbolo ideografico e fonetico, kanji (ideogramma) nipponico del polistrumentista e cantante Shugo Tokumaru, attivo dal 2003, originale artigiano di fatati balocchi sonori, unico attore del suo favolistico mondo musicale, deus ex machina di suoni e parole. Port Entropy è il suo quinto esperimento magico in studio, dopo le stregate suggestioni di giocattoli acustici come Exit e L.S.T. Quest’album prende vita da sogni infantili, è una fiaba giapponese sognante e intrisa di pop, una giostra di giochi che ruota su morbide sperimentazioni ritmiche. Tra contaminazioni minimaliste, sonorità avulse dalla realtà, luminosi raggi di indie-pop, ninnoli elettronici miscelati alla leggiadria di un tocco incantato di pianoforte, vengono rivelate dodici fantasticherie colte e giocose. Titoli in inglese e liriche in giapponese accrescono l’incanto favolistico del disco; l’intro, Platform, introduce l’incantesimo fiabesco con dolcezza sommessa. Il chiosco fantastico si anima della quieta natura di piano e theremin (Linne), mentre l’orecchio ondeggia sull’altalena ritmica di note (Lahaha). È un gioco di suoni eterno e gioioso che narra di cori e chitarre (Tracking Elevator), di movimenti surreali (Drive-Thru) e musicalità straniante (River Low). L’ascoltatore viene dolcemente cullato dal fascino misterioso di un’immagine notturna, di un mondo caldo e accogliente in grado di dipingere nella mente nitide e vivaci rappresentazioni fanciullesche ed elegiache. Port Entropy è un luna park di emozioni delicate e sfuggenti in balia di spiritualità asiatica e dolce “pragmatismo” pop occidentale, nel lento fluire di un ascolto idilliaco.