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28 Gennaio 2011 | Merge Records | myspace.com/destroyer |
Kaputt
Chi fosse arrivato fin qui attirato da una doppietta nome-titolo in odore di sfaceli metallari, avrebbe sbagliato indirizzo. Dietro l’alias di Destroyer si nasconde la quindicinale carriera in proprio di Dan Bejar, dai New Pornographers: e se siete fra quelli che trovano le ultime cose dei canadesi un po’ troppo frou-frou si vede che non avete ancora sentito cosa c’è in questo bel dischetto qui.
Una cinquantina di minuti di eighties-pop da preliminari, per farvela breve, con tanto di sax allusivo e citazioni strategiche (ai 2.40’ di Savage night at the opera la chitarra accenna Enola Gay…) Atmosfere da softcore-porno, in linea con quel revival oltranzista che si rifiuta di gettar via qualunque cosa provenga dai famigerati ’80. Solo musiche soffuse, senza mai sforare in casse dritte o esplosioni danzerecce. Roba che fa “cool”, da mandare in brodo di giuggiole quelli di Pitchfork, che non a caso sperticano lodi e sprecano decimali per celebrare l’understatement sotteso a tutta l’operazione.
L’ironia, sia chiaro, non sfugge neppure a noi: per certi versi, anzi, fanno fede le prime scene del clip di Kaputt con un nerdacchione allo stadio terminale che si intrufola – per via telematica – in una sauna affollata di top model. Dan Bejar alle prese con il pop lubrificante fa pressappoco quell’effetto lì, e lui è il primo a saperlo. Eppure, rilanciamo: si può restare a tollerare un’ora filata di battutine, strizzate d’occhio e sgomitatine complici senza mai arrivare al sodo?