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18 febbraio 2011 | SouthernLord | www.thronesanddominions.com |
Father Midnight
Come interpretare le nuove composizioni degli Earth dopo un disco abbastanza incerto, sia come reazioni della critica, che come procedere interno (The Bees Made Honey in the Lions Skull) ?
Il nuovo germe della mente di Dylan Carlson si mostra a noi con una strana pace dei sensi. Sappiamo che da Hex; Or Printing in the Infernal Method (Southern Lord 2005), il sentiero dei nostri si è discostato sempre maggiormente da quella pesante tossicodipendenza di drone che ricordiamo in Earth 2 del 1993, per spostarsi dentro una ricerca all’interno di una particolare fusione di psichedelica, cinematografia e musica desertica. Anche la recente rivisitazione di A Bureaucratic Desire for Revenge ci mostra un’intenzione sempre più forte di x di sfumare le sue composizioni con elementi folk e rurali.
Chi di voi ha potuto gustare l’onirico e poetico western Dead Man (regia di J.Jarmsuch del 1995) ha un punto di riferimento ideale per quello che gli Earth stanno cercando di perseguire. Ma non ci riescono. Angels of Darkness è un lento meccanismo che ha perso per strada la sua pesantezza ipnotica. E nonostante una testura compositiva per certi versi interessante ed intrigante, che riesce a fondere elementi ritmici e immaginifici nuovi (come nella title track), il resto è una vecchia nuvola vuota. Gli Earth si muovono sempre di più come un’ombra insapore ed inutile.