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Aprile 2011 | Island | www.noahandthewhale.com |
Just Me Before We Met
Last Night On Earth è il terzo lavoro, dopo Peaceful, The World Lays Me Down (2008) e The First Days of Spring (2009), dei Noah And The Whale, prodotto come i precedenti dalla Vertigo/Mercury. Peaceful, The World Lays Me Down aveva stupito con un folk disinvolto, seguendo le orme di un cantautorato alla Donovan, mentre The First Days of Spring posava su malinconiche e complesse armonie orchestrali, scaturite dalle pene d’amore del frontman della band Charlie Fink. Con Last Night On Earth i Noah And The Whale, cambiano rotta lasciando il passo a un synth pop decisamente più scarno e immediato e ad orchestrazioni digitali.
L’album è una sorta di narrazione in balia di sintetizzatori e tastiere e articolata su personaggi e storie di forte ispirazione bukowskiana; il titolo stesso del disco è una chiara citazione di una raccolta di versi di Bukowski, The Last Night of the Earth. Lo “storytelling” del disco è architettato in dieci brani dalle melodie semplici e orecchiabili e si avvale anche della collaborazione di Adam MacDougall dei The Black Crowes, Lenny Castro alle percussioni, Jen Turner e le Waters Sisters ai cori.
La prima traccia Life is Life si posa su un tappeto strumentale elettronico, fatto di beat e synth; L.I.F.E.G.O.E.S.O.N., è un pop lineare e corale; Tonight’s The Kind Of Night rispolvera gli anni Ottanta e certe sonorità springsteeniane. La “narrazione” lascia il posto anche allo xilofono di Give it all back, a un breve e melanconico intermezzo pianistico (Paradise Stars) e al gospel di Old Joy.
Last Night On Earth è un disco “easy listening” dalla piacevole verve melodica, ma risente di una limitata potenza creativa che lo rende musicalmente scialbo e poco efficace, abbandonando così quell’autentica e originale magia degli esordi.