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15 Novembre 2011 | Turnstile | loscampesinos.com |
Hello Sadness
L’incontestabile prova della maturità per i Los Campesinos!.
Dopo esordi epilettici e drammaturgia indie-rock spinta, il collettivo lascia il porto di quel folk incalzante e ottimista tipico della formazioni abbondanti stile Broken Social Scene e I’m From Barcelona, e approda verso la funzionalità delle varie componenti asservita all’effetto scenico. Qui il volto eterogeneo dell’album rende al massimo in ogni suo angolo grazie alla rinuncia ad incastrare tutte le idee assieme in ogni brano, ma dare ad ognuno il giusto respiro.
Il protagonismo dell’esplosività dei cori lascia il posto al singolo point of view, e l’unione delle voci c’è solo quando abbraccia perfettamente l’arrangiamento. Una funzione orchestrale trovata nell’analogia inflazionata del rock indipendente dell’ultimo decennio.
Se non il miglior disco della loro carriera, forse un traguardo per la resa del concept e lo stile pulito e maturo.