ATTITUDINE E VISUAL: L’Angelo Mai è sempre all’altezza di ogni situazione. I Caracallas Total Show sono noti agli habitués della vita mondana capitolina per essere l’essenza del divertimento. Il magnifico delirio che si racchiude in questi show viene miscelato ad hoc in un sapiente scambio di equilibri fra recitazione e performance live grazie ad una resident band – che spesso ospita anche musicisti esterni. Per celebrare l’arrivo della primavera, si decide di dedicare l’undicesimo appuntamento al più grande ed irriverente cantautore di Nashville, Johnny Cash. Il palco è sede di poche cose, indispensabili: le chitarre ed un pianoforte sulla destra, il necessario per il dj set a sinistra.Alle spalle un maxischermo sul quale vengono proiettate random delle immagini; al centro delle panche, punto fisso d’appoggio per i Jailhouse Boys – quattro attori che hanno dato vita alle figure di alcuni carcerati.L’impatto visivo ha dato l’impressione che sul palco fossero presenti Johnny Cash e June Carter, mentre al pubblico era affidato il tacito ruolo degli spettatori di St. Quentin, i detenuti.
AUDIO: Esplosivo e colorato. Nessuna sbavatura ha intaccato la performance, dando il giusto spazio acustico sia alla musica che ai brani recitati. Le voci degli attori non sono state coperte dalle melodie, rendendo l’esibizione pulita e ponderata.
SETLIST: Un vortice di brani targati anni Settanta. Alcuni dei quali riletti con ritmiche spinte a sonorità folk/blues, per mantenere l’ambientazione dello show.
PUBBLICO: Sala affollata, l’Angelo Mai era quasi al completo. I presenti si sono da subito riscaldati scatenandosi con balli frenetici e coinvolgenti. I Jailhouse Boys, da parte loro, han tenuto il tempo per tutta la durata del concerto: con le mani, le gambe, il corpo. Non un attimo di respiro per un coinvolgimento totale che realmente è stato mozzafiato.
LOCURA / MOMENTO MIGLIORE: Nulla di rilevante, se non la sensazione magnifica di assistere ad uno spettacolo che potrebbe durare di continuo. Quando si assiste a gente che realizza performance coinvolgenti e si diverte, e riesce a trasmettere lo stesso entusiasmo a chi sta dinanzi loro a guardare, non vi sono molte altre parole da poter spendere in merito.
CONCLUSIONI: Un applauso alla resident band di Francesco Forni e soci. Una nota di merito a Francesca De Fazi, chitarrista blues che lascia ad occhi sbarrati per la bravura ed il talento. Complimenti ai brani scritti da Armando Pirozzi: brvi flash incivisi ma carichi di emozioni profonde e variopinte. Un plauso generale perché la magnificenza di tali serate non è alla portata di molti altri eventi e brilla di luce propria. Ma una tirata d’orecchie è d’obbligo. Orario previsto per l’inizio dello spettacolo: 22.30. Inizio effettivo: mezzanotte. Un’ora e mezza di attesa è un po’ troppo, davvero. Anche per uno spettacolo superbo come l’appuntamento del Caracallas Total Show.