Ron Morelli – Periscope Blues

Acquista: Voto: (da 1 a 5)

Cresciuto nei ’90 dentro la grande mela, Ron Morelli – l’uomo dietro alla L.I.E.S (Long Island Electrical System), l’etichetta di Brooklyn dedita all’Elettronica quanto all’House Ndr- è stato sempre uno che non ha mai fatto troppa differenza fra la scena Hardcore Punk promulgata dagli skater e quella dei Raver del Limelight. Infondo, come dice spesso: “Un party è sempre un party“. Questo, senza mai nascondere una certa predilezione per il pogo – Specie quando i Sick Of It All si esibivano al CBGB’s Ndr -.

Quindi, alla luce di questo oscuro ultimo lavoro,  mi sono chiesto: chissà cosa passa per la testa oggi al buon Ron?. Del resto, analizzando bene la faccenda, tutto fila, specie se si pensa alla ruvidità del precedente EP ‘Spit‘: qualcosa capace di lasciarsi alle spalle una fila di cadaveri inceneriti, e che il produttore Andrew Rice defìnì come: “antagonisticamente rozzo“.

Ecco, in questo contesto l’evoluzione verso qualcosa che rappresenti maggiormente quei caratteri disfattisti emersi oggi, sembra dunque la normale continuazione della faccenda. Tutto dentro Periscope Blues è perduto. Immerso in un panorama Lynchiano, riflette costantemente il punto di vista dello sconfitto, del naufrago, dell’homeless. Lo stesso autore parla di:

“Un riflesso di persone tristi, in preda al panico in una vacanza tropicale andata male”

Storie di sconfitta insomma, di missioni fallite, d’isolamento e alienazione. Deserti da incubo edificati con pochi elementi scarni, semplici, potenti, terrificanti, perfetti. Morelli, esce dal dance floor definitivamente, scegliendo di raccontare l’abbandono, lo fa con 8 tracce per la Hospital Production, non perdetelo.

 

Data:
Album:
Ron Morelli - Periscope Blues
Voto:
51star1star1star1star1star