| Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
| 3 Aprile 2014 | blackmoss | donatoepiro.blogspot.it |  |
Dopo il successo riscontrato dai Cannibal Movie – Il progetto che Donato Epiro condivide con Gaspare Sammartano Ndr – con il loro stupendo Mondo Music, l’attenzione sulla scena psichedelica Italiana si è fatta sempre maggiore. Per questo Donato ha deciso di rovistare nei suoi archivi personali, mettendo mano al materiale più succoso della sua recente carriera. Parliamo di registrazioni effettuate fra il 2008 ed il 2009 e già uscite in parte su cassetta ed in parte su Cd-r per la Californiana Stunned Records. Diciamolo subito, in questi sette movimenti emergono tutti quei riferimenti che hanno reso Donato quell’artista seminale oggi capace di rileggere un passato Italico glorioso. Parlo dei seventies e della Library Music: ovvero di quelle sonorizzazioni e colonne sonore per pellicola messe a disposizione per i programmisti Rai. Dischi concepiti rapidamente e con pochissimi mezzi, privi di mercato, fatti circolare spesso da addetti ai lavori. Tante furono le cose trascurabili di quella esperienza, ma diversi furono i lampi di genio. Parlo si artisti come Amedeo Tommasi e delle sue musicazioni ‘meccaniche’, spesso usate per definire contesti lavorativi industriali quali sale macchina o catene di montaggio. E poi ancora i lavori di Umiliani e Alessandroni. Ammaliato da questo contesto, l’artista Tarantino sviluppa e aggiorna le proprie composizioni in relazione ai mezzi acquisiti col tempo, alla propria esperienza maturata, consegnandoci un’opera ora coesa e matura dalle tinte Pollokiane. Ne sgorga fuori un fiume di acque sporche, di sensazioni inquiete, di notti malvagie popolate da divinità pagane. Sullo sfondo, jungle magiche che si animano al calar del sole, pratiche voodoo ed acquitrini popolati dalle mutazioni più selvagge ed oscure. Tutto viene immerso in un paesaggio sinistro, liquido, velenoso, ritualistico: capace di porre in primo piano la pericolosità della natura selvaggia, adoperandola come monito alla razza umana.
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