Johnny Marr – Playland

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Era già curioso che “The Messenger”, il primo lavoro solista dello storico chitarrista, arrivasse dopo più di trent’anni passati a dividere studio e palco con le band più disparate; ancora più curioso è il fatto che “Playland”, invece, arrivi solo un anno dopo. Marr ha dichiarato di non aver smesso di comporre dopo l’esordio solista e, in effetti, si sente: “Playland” suona esattamente come ci si aspetterebbe che suoni un disco partorito in un anno.

Ogni singola traccia prova ad essere immediata e orecchiabile attraverso un cantato mai audace, supportato da strutture compositive sempre troppo vicine agli standard triti del brit-pop. Emblematiche sono le liriche del disco, tanto ambiziose nelle premesse quanto insipide nel loro provare ad essere profonde senza compromettere l’immeditatezza dei pezzi proposti. “Easy money”, il primo singolo, incarna alla perfezione l’indole di un disco che prova ad entrare nella testa e rimanerci in loop, ma che lo fa lasciando l’amaro in bocca per via dei suoi tanti limiti. Il talento alla chitarra è indiscutibile, ma in “Playland” rappresenta il paniere in cui vengono riposte tutte le uova e da solo non basta a risollevare le sorti di un disco che non riesce a uscire dalla mediocrità: nonostante alcuni passaggi dimostrino che Marr alla chitarra sappia mantenere la sua identità senza risultare stantio, il resto degli strumenti e la voce rimangono sempre in secondo piano e non offrono stimoli. “The Messenger”, che già non brillava per l’originalità delle produzioni, presentava dei tentativi seppur modesti di sperimentazione, mentre il nuovo disco ha quel qualcosa in più, ma gli manca tutto il resto.

Un’occasione mancata per un artista che ha fatto la storia della musica, che non ha mai avuto paura di reinventarsi e che sembrava aver trovato una verve creativa tutta sua: tutte premesse che con quest’album non si sono concretizzate, ma che fanno sperare bene per eventuali lavori futuri. Però, Johnny, fai con calma.

[schema type=”review” name=”Johnny Marr – Playland” author=”Vincenzo De Lucia” user_review=”2″ min_review=”1″ max_review=”5″ ]