Paolino Paperino Band @ Rock Planet (Cervia) 14/03/2015

paolino-paperino-band
Attitudine e visual:

Al Rock Planet sembra essersi fermato il tempo. Grande punto di ritrovo a partire da metà anni novanta per tutti i punk della provincia, ad oggi possiamo constatare quando l’estetica di questo locale non sia cambiata di una virgola, al netto di qualche miglioramento strutturale. Il posto ideale per rievocare lo spirito che aleggiava negli anni in cui la Paolino Paperino Band era una leggenda gelosamente custodita nell’entroterra Modenese. Sul palco, lo scatenato Yana (Fabio Zini) arricchisce una performance impeccabile grazie ad una gestualità spicciola paragonabile a quella di un Jello Biafra cresciuto a suon di ciccioli nella provincia modenese. L’impatto sonico della band è monumentale, tanto per chi sta sotto il palco immerso in un pogo giocoso, sia per chi da qualche metro si gode col sorriso sulla bocca quello che nei fatti e nel suono rimane un live act impeccabile.

Audio:
Fra il chiacchiericcio dei presenti sembra emergere l’opinione comune in merito alla resa della band in sede live. La classica frase: “Sono meglio live che sul disco” è sinonimo di grande qualità, l’attestato di stima definitivo.

Setlist:
Il connubio fra i pezzi appartenenti allo storico “Pislas” ed il recente “Porcellum” (2013) sarebbe davvero perfetto se non mancassero all’appello alcuni grandi classici come “Hey Tu” ed “Extracomunitario“. Ma a ben pensarci per fare un bel lavoro dovrebbero suonare tutta la loro discografia, sempre.

Momento Migliore:
Dopo una intro stile Ballo del qua-qua virato Sex Pistols, l’attacco di “Tafferugli” è di quelli che riconciliano con la musica punk tutta.

Pubblico:
Molti giovani virgulti accorsi per assistere alla performance dei Peter Punk (Gruppo spalla) lasciano lentamente il dance floor ad una manica di sciamannati per lo più over 30, in un ricambio generazionale che screma il palco e sottolinea la fedeltà assoluta degli adepti alla setta dei Paolino. Il resto lo fanno il pogo, lo stage diving, gli abbracci, le risate.

Locura:
La grande risposta del pubblico all’incipit parlato ad introduzione del pezzo “Ciccioli” dedicato alla prelibatezza made in Emilia Romagna. Con scuse velate a Vegetariani e Vegani.

Conclusione:
Ritrovare dopo anni i Paolino Paperino Band in questa forma strepitosa è davvero una grande notizia. Ironico, guascone e tagliente come sempre, lo storico combo Modenese si candida come punk band di riferimento sul suolo Italico. Cosa che probabilmente è già di diritto.