Bee Bee Sea – Bee Bee Sea

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L’urban dictionary, prefigura il termine Bee Bee Sea in questa maniera:

Long way of sounding out BBC (big black cock)
Omg Becky he has such a Bee Bee sea!

In alternativa:

Naming someone a rednut, dropnut, and loser.
Dude that guy is a bee bee sea

Niente male come punto di partenza. Si tratta di un Trio Mantovano composto da: Damiano Negrisoli (Voce, Chitarra), Giacomo Parisio (Basso, Cori), Andrea Onofrio (Batteria, Cori). Una giovane combriccola che come molte altre consumò l’adolescenza sui dischi di Oasis, Velvet Underground, Nirvana e Cramps. Ma non fraintendetemi, perché il loro esordio punta il dito su ben altri lidi. Niente di meno che l’Inghilterra del secondo Nuggets, immersa nella Power-Pop culture con vista sul Big Sur Californiano. Roba da K.O tecnico per ogni Garage-fan. Il tutto farcito da quei sentori propri del restauro pop messo in atto da Miles Kane & Co (Mary, Monday Morning).

Il disco, frutto di una lunga collaborazione con il T.U.P. Studio di Brescia, vede in sede di arrangiamento Bruno Barcella e Alessio Lonati intenti donare ad ogni pezzo le caratteristiche del singolo, in pieno sixties style. E’ bello assaporare giovani realtà nostrane piazzare liberamente refrain a là Remanis “On-A-Boa” – ricordate Why Do I Cry, della band Bostoniana? – utilizzando grinta da novelli Black Lips  “Y stripes” e passione per la melodia riconducibile ad un’altra band di giovani garagisti: i Dee Rangers. Ai Bee Bee Sea piace attingere dai ricordi, questo è vero, ma lo fanno con l’originalità di chi, assimilata la lezione vuole provare a camminare con le proprie gambe. Il disco esce oggi per la Glory Records, e voi non dovreste lasciarvelo scappare.