Unknown Mortal Orchestra – Multi-Love

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We read the universe might be holographic

(Checking Phone; Unknown Mortal Orchestra)

Siamo sì mortali, ma dobbiamo essere necessariamente tristi? E se fosse vero che “le emozioni sono tutto quello che abbiamo”, come dice Harvey Keitel in “Youth“, allora esse possono assicurarci una sorta di immortalità? Quando si parla di emozioni di cosa si parla poi? Multi-Love prova ad indagare questo aspetto della vita, concentrandosi sull’amore, sulle relazione che tessono reti indissolubili tra noi esseri umani: che siamo tutti marionette e che la vita ci mantiene sul paco fino quando i nostri legami con essa non vengono a sbrogliarsi come nodi.

I don’t want to be sad or nostalgic about these relationships. I want be more celebratory. It’s a feeling and desire that just came from time, being further away from it all.

Multi-Love del resto sembrerebbe esserne il manifesto: l’espressione di un poliamore che si ricollega anche alla vita privata, intima di Ruban Nielson – la grande mente dietro questo progetto -, il quale, tempo fa, intrattenne una relazione contemporaneamente con due donne: che l’amore possa essere il nostro Vicodin.

Per affrontare questi nuovi temi, il suono degli Unknown Mortal Orchestra si rinnova drasticamente: Ruban ha ripreso dei vecchi sintetizzatori, li ha smontati e riportati in vita per ottenerne un suono unico: that’s much more subversive.

Looking back I can see I was feeling sad and sick and trying to dream of getting better. I wanted to start living a more subversive dream. No more hospitals (…) I wanted to put danger aside and focus on love.

L’intento dietro questo disco è meraviglioso e a suo modo rivoluzionario: Ruban tenta di ribaltare il concetto di rockstar, l’uomo che vive per le tenebre. Quello che demoralizza è che il risultato sia decisamente inferiore rispetto alle precedenti e cupe opere degli UMO: che la felicità sia banale? Questo non lo sappiamo, possiamo dire però che Multi-Love è un disco decisamente ricco ed intenso, troppo: alle volte stucchevole con i suoi cambi di rotta in stile Funky e sintetizzatori come gramigna.