Eve La Plume e Grace Hall: il burlesque al Jamboree

Da pochi giorni è calato il sipario sulla XVI edizione del Summer Jamboree, il festival della riviera adriatica famoso in tutto il mondo per far rivivere la musica e la cultura degli anni 40 e 50. E’ tradizione che una serata di questo festival venga dedicata al Burlesque, l’arte performativa che unisce alla seduzione l’ironia, mettendo al centro della scena la femminilità delle artiste.

Quest’anno per la Burlesque Night – un vero e proprio dopo festival -, si sono aperte le porte del Teatro La Fenice di Senigallia. In scena, due vere e proprie regine della scena Burlesque italiana e non solo: Eve La Plume e Grace Hall. Due bellezze molto diverse.

 

Eve La Plume

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Da un lato Eve, la presentatrice di questa edizione del festival, che a Senigallia si era già esibita nel 2008 nella serata dedicata al Burlesque.  Capelli rossi, pelle diafana e occhi di un azzurro intenso, ha portato sul palco le atmosfere della Parigi di fine 800, con costumi raffinati e preziosi ricchi di colore e stoffe particolari. La sua è una seduzione sottile, molto garbata ed elegante, che gioca sull’ironia grazie anche alle scenografie con cui si accompagna – un cavallo a dondolo, un gigantesco carillon, una spirale di serpente a cui avvinghiarsi.

 

Grace Hall

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E poi Grace, già ammirata come presentatrice nelle due precedenti edizioni del festival, caschetto corvino, sguardo penetrante e portamento da femme fatale. I suoi costumi sono fatti di piume e lustrini, il suo passo è deciso ma suadente, come la sua voce. In scena infatti, oltre a sedurre con le sue movenze sinuose, rapisce il pubblico cantando con toni caldi, ammiccanti e molto espressivi.
Abbiamo incontrato per voi le due artiste, scambiandoci quattro chiacchiere per farci raccontare meglio cosa sia per loro questo affascinantissimo mondo fatto di piume, paillettes, corpetti e guanti di raso.

 

Eve, si è appena conclusa la XVI edizione del Summer Jamboree. Avevi già partecipato in veste di performer nel 2008 a questo festival, ma quest’anno il tuo ruolo era (anche) di presentatrice. E’ stata un’esperienza nuova per te, anche se sei abituata a stare in scena. Com’è stato confrontarsi con questo ruolo?

Amo il Summer Jamboree, è un festival concepito e curato da persone meravigliose che riescono a far lavorare tutti in armonia. E’ un festival che porta fortuna e che di certo ha portato tanta fortuna a me, che, dall’esibizione del 2008, ho avuto riconoscimenti anche dal grande pubblico. Tornare quest’anno con il doppio ruolo di performer e presentatrice è stato per me un gran regalo. Era la mia prima esperienza come presentatrice e ho cercato di essere precisa e sintetica per dare spazio alla musica che è l’anima del festival.

Grace, tu oltre ad esibirti hai anche una tua scuola di Burlesque a Roma. Cos’è per te il burlesque oggi nel 2015?

Puro divertimento, é la possibilità di creare il mio mondo, sperimentare, potermi esprimere con grande libertà attraverso le mie passioni tra ballo, canto e teatro, vivere di questo e girare il mondo. Un privilegio.

Eve, oltre a presentare, ti sei esibita al Teatro La Fenice per la serata dedicata al Burlesque all’interno della programmazione del festival. Qui il pubblico è stato estasiato dai tuoi costumi e scenografie, che da quello che so sono opera tua. Da dove arriva l’ispirazione per le tue ambientazioni?

I miei spettacoli nascono dalle mie passioni, amo il periodo storico che va dalla fine dell’ottocento agli anni ’30 del novecento e quasi sempre i miei personaggi sono collocati in questo arco di tempo. Ho spettacoli dedicati ai giocattoli antichi come la ballerina del carillon o il cavallo a dondolo, ma anche spettacoli dedicati a personaggi a cui mi sono appassionata come quello ispirato alla Marchesa Luisa Casati. La sfida è sempre quella di portare il pubblico, in pochi minuti insieme a me sulla macchina del tempo.

Grace, Per due anni hai presentato il festival e quest’anno ti sei esibita al Teatro La Fenice, e hai cantato anche nel palco centrale con la Abbey Town Orchestra. Sei sicuramente un’artista poliedrica. Come si è sviluppato il tuo percorso artistico-performativo? Altre evoluzioni all’orizzonte?

Nasco come attrice – aka Emma Nitti, nel suo curriculum compaiono molti film per il grande schermo con prestigiose collaborazioni anche internazionali, tv e tanto teatro -, cantante, ballerina, regista, produttrice, presentatrice, trainer e direttrice artistica della scuola romana Il Tempio del Burlesque. Sono diplomata al Conservatorio Teatrale, ex Scaletta, diretto da Diotajuti e mi sono laureata in Lettere Moderne in “Storia e Critica del Cinema” presso l’ Università Sapienza di Roma. Mi sono perfezionata con Ferruccio Di Cori in alcuni laboratori sull’Improvvisazione teatrale e sul teatro della spontaneità, con Cathy Marchand sulle tecniche recitative del Living Teathre, con Carlo Boso sulla Commedia dell’Arte, con Doris Hicks sul Metodo Strasberg passando attraverso la bio meccanica di Mejerchol’d, l’euritmia di Rudolf Steiner e le danze sacre di Gurdjeff. Il Teatro e le arti sceniche sono la mia passione. Non potrei fare altro che quello che faccio. Amo il palcoscenico e lí sopra vivo una realtà che preferisco di gran lunga al quotidiano. Un’altro grande amore é il cinema. Vedo tanti film e fino ad oggi ho girato film come attrice – ha appena concluso le riprese di un thriller psicologico a Los Angeles e presto sarà nel cast di un altro film americano. Un’evoluzione del mio percorso? Stare anche dietro la macchina da presa. Sto ultimando un documentario sul quale lavoro da diversi mesi. Sto al momento chiudendo la postproduzione: un lavoro da filmaker, prodotto interamente da me, fatto tutto sulle mie forze. Non è stato facile ma sono felice di quello che sono riuscita a fare fino ad oggi.

Infine, una domanda ad entrambe, visto che noi ci occupiamo prevalentemente di musica: come avviene la ricerca delle musiche per i vostri spettacoli?

Eve: Scelgo brani non cantati che rispettino l’ambientazione e il carattere dell’esibizione. Mi faccio spesso aiutare da Edith Piaf che mi presta le musiche delle sue canzoni e a volte mi concedo vere rarità, come la danza dei pattinatori riprodotta dall’organetto di barberia che uso per Carillon.

Grace: La musica é quello che mi muove, é generalmente amore a prima vista. E’ proprio un brano ad ispirarmi per il nuovo numero. Sono le note e gli arrangiamenti a far nascere le idee. La musica é tutto!