Chk Chk Chk – As If

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L’attesa del nuovo Chk Chk Chk è stata piuttosto “serena”. Sia chiaro che qui il termine non ha nulla a che vedere con un senso di passiva prevedibilità: i Chk Chk Chk e il concetto d’inerzia sono assolutamente inconciliabili. In sostanza all’ensemble di Nic Offer, dopo tutti questi anni, non chiediamo di meravigliarci; piuttosto gli chiediamo di rispettare le buone abitudini aggiungendo semmai qualche piccola e gradita sorpresa. E la richiesta è stata ancora una volta accolta.

Negli ultimi quindici/venti anni i Chk Chk Chk hanno preceduto la moda punk-funk, poi l’hanno plasmata, l’hanno condotta e infine l’hanno lasciata appassire senza troppe nostalgie. Hanno scosso il mondo con Louden Up Now, hanno toccato il vertice con Myth Takes, hanno incendiato i palchi con dei set a dir poco coinvolgenti. Di seguito hanno avuto anche il loro album debole (“debole” per modo di dire): quello Strange Weather, Isn’t It? concomitante con la morte dell’hype dance-punk e con la morte (non figurata) dell’immenso batterista Jerry Fuchs. Ma da lì in poi è stato tutto di nuovo in discesa. Thr!!!er e questo As If sono i capitoli più ballabili della saga, quelli con un approccio da club più spiccato, con più campionamenti, più post-produzione e un suono meno “live”. “All U Writers” e “Freedom! ’15” sono canzoni che si ballano praticamente da sole: la componente ritmica è dominante, addirittura più che in passato. Poi c’è il momento old disco di “Til The Money Runs Out“, di seguito a quella specie di “sambodromo” che è “All The Way”. Forse ci sono pochi potenziali singoli a conferma che As If va soprattutto considerato nel suo formato di album.

Del resto, questi ultimi due lavori potrebbero rappresentare una terza fase della storia della band: quella in cui non c’è da spaccare il mondo come a inizio millennio e nemmeno da consolidare il capitale facendo da spalla ai Red Hot Chili Peppers (tour del 2006). Ora c’è “solo” da continuare ad essere i Chk Chk Chk, declinando puntualmente nel presente il funk, l’elettronica, il ballo sudato, l’esperienza dal vivo. Il tutto senza doversi affannare inutilmente. Finché Nic Offer ascolterà se stesso noi ascolteremo Nic Offer e i suoi senza fare una piega.