I Me Mine – I Me Mine

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Una pacifica atmosfera sognante all’interno di un incubo. Questa, l’interessante descrizione che la band Francese ha fornito durante la nostra intervista. Tutto verissimo, ma non solo. Nascono a Tolosa gli I Me Mine, figli di un approccio fantasioso alla materia Pop di stampo Beatlesiano. Una rivisitazione che implementa la psichedelia dei sixties con indomito spirito Garage-Rock ed incursioni elettroniche. Syd Barrett che incontra Alex di Arancia Meccanica, percussioni impazzite che flirtano con beat elettronici senza le dovute protezioni – “Life Is Very Strange“.  Una tempesta euforica composta da brani brevi ed intensi capaci di rinfrescare una giornata passata al sole di qualche spiaggia Australiana. A caccia della sera, del momento in cui seduti in cerchio attorno al fuoco, saranno le sostanze stupefacenti a suggerirci le migliori parole per descrivere la giornata – “Waiting for Summer“.

Orchestra” propone il suono che avrebbero avuto i Battles se avessero stemperato la predominante Math in favore della psichedelia. Il pezzo forte arriva però con “The Sun, Pt. 2” – nient’altro che il connubio fra Pink Floyd e Prodigy in un delirio onirico. Chiude la lunga “I Want It“, portando dapprima alla mente degli oscurissimi Cheap Trick in acido, per poi lasciarsi andare verso una splendida discesa verso gli inferi, sorretti dalle linee di basso più maligne della storia del Rock.