Marta Sui Tubi – LoStileOstile

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Non staremo qui a costruire una definizione di Marta sui Tubi, band di origine siciliana e ora di base a Milano, che ha appena dato alla luce il sesto album in studio. Non avrebbe senso cercare di spiegare chi sono questi musicisti che da 13 anni (Muscoli e Dei, primo disco uscì nel 2003) girano per la scena italiana, da quella underground e indipendente fino ai palchi televisivi (vedi Sanremo 2013). Si sono evoluti, hanno collaborato con grandi nomi della storia della musica italiana, ma hanno sempre detto la loro e sono rimasti fedeli alla loro musica.

E con LoStileOstile lo confermano. Un album che è stato accompagnato da una bellissima campagna di crowdfunding su Musicraiser.com e che vede il ritorno alla formazione originale della band: Giovanni Gulino alla voce, Carmelo Pipitone voce e chitarra, Ivan Paolini alla batteria. Essenziale quindi, come la loro musica che nonostante la ricerca di suoni (grande uso di elettronica in questo disco), mantiene quel gusto ruvido un po’ Punk. Chitarra, batteria, voce. Quattro mesi di lavoro in studio per tirar fuori 13 tracce molto eterogenee.

Un concept album attorno al tema dell’incontro, che sia con un amico, un’amante, uno sconosciuto, il futuro, l’immanente. Incontro e confronto, da questi ci si forma e si evolve.

“Ama il prossimo tuo come te stesso. E se il prossimo tuo non ti ama? O se, peggio, tu non ami abbastanza te stesso? Forse questo è LoStileOstile”

Il disco si apre con “Amico Pazzo“. Il primo singolo estratto apre immediatamente alla tematica dell’incontro, mediante un brano che parla di amicizia. Il video, scritto e diretto da Nicola Martini racconta dell’amicizia fra due anziani che hanno condiviso tanta vita e ancora non hanno finito. Perfetto come cornice per una canzone energica, dal ritmo incalzante, con una linea melodica molto riuscita e un testo che è un inno all’amicizia vera, capace di alimentarsi di complicità, di piccole pazzie condivise e della certezza che: “chi verrebbe a salvarmi in una notte come questa in cui tutto va al rovescio, saresti tu”.

Non fosse chiaro che i Marta sui Tubi le idee ce le hanno abbastanza chiare, e non sono di sposti a scendere a compromessi, arriva la trascinante e liberatoria “Da Dannato” a rincarare la dose:

“Sai cosa ti dico? Mettici la faccia, prima di giudicare, fammi vedere cosa sai fare oppure vattene affanculo”.

Poi il cambio di registro a favore di una dolcissima ballad, “Spina Lenta“, che ospita alla voce l’inaspettata Gigliola Cinquetti, perfetta nel contraltare etereo.

Rock + Roipnoll“, è un delirio onirico e psichedelico in cui batteria e chitarre distorte sfociano in un crescendo quasi angoscioso, degno del peggiore incubo.

Attraverso l’incontro ci si ritrova a mescolarsi, e “Un pizzico di te” è quello che ci si porta dietro da un amore: “Ho rubato un pizzico di te qualcosa che rimane in fondo a me insieme ad altri pizzichi di gente che ho amato più di quanto amassi me”. L’atmosfera rarefatta, intima, con cui inizia il brano lascia spazio a tutta l’espressività vocale di Giovanni.

Sul finale due brani molto evocativi chiudono in modo emozionante questo lavoro: “Niente in cambio“, ovvero l’amore incondizionato che resta a dispetto del tempo e degli egoismi del nostro tempo, e infine la strumentale “L’impossibile” che accompagna quasi con un sussurro alla fine dell’album.