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03 Giugno 2016 | Sacred Bones |
Gli Psychic Ills, con Inner Journey Out (Sacred Bones), puntano dritto verso l’esperienza allucinatoria; un lungo trip tra Psych, Blues e chitarre slide, con la voce cantilenante di Tres Warren a introdurci nel polveroso mondo del duo newyorchese.
Inner Journey Out è il quinto album della band. Un suono, il loro, rimasto coerente nel tempo. Un “viaggio” la cui chiave di lettura si cela all’interno di quei riff dissonanti ripetuti in loop – “Mixed Up Mind“. Un meccanismo mediante il quale comprendere tutto l’album. La voce, accompagnata dalla chitarra acustica e dal piano (“All Alone, Baby“) rimanda, talvolta, a certe derive Beatlesiane, implementate dall’armonica a bocca; mentre in passaggi come “Coca-Cola Blues“, si guarda un Folk americano ibridato con il Blues.
All’interno di questo viaggio troviamo anche divagazioni sul genere. Come accade con i tribalismi di “New Mantra“, capaci di mostrarci un’altra porta di ingresso alla concezione Psych della band. La tastiera gioca un ruolo principale, anche se apparentemente funge da collante melodico tra voce, basso e chitarra; fissando il mood lisergico dell’intero album. Ad accompagnare questo spirito guida c’è anche la chitarra slide, tanto cara al Folk quanto al Blues e al Country, che in questo caso rafforza le melodie leggere e narcotiche della voce – “Another Change” e “I Don’t Mind“.
Siamo al cospetto di un album sornione. La voce rimane sulla stessa tiratura, cambiano alcuni effetti sulla chitarra (“Ra Wah Wah“) e si aggiungono archi, come in “No Worry“, ma l’impasto rimane lo stesso. Ci sono stazioni dove fermarsi, ma solo all’inizio, come nell’opener “Back To You“, il resto è un cammino senza soste.
Inner Journey Out rappresenta l’ideale colonna sonora se si possiede l’intento di sfrecciare sulle highway americane, dove l’aria rarefatta dal caldo produce strani giochi percettivi. La stessa sensazione che si prova poggiando i piedi sulla sabbia rovente a mezzogiorno, quando l’unica consolazione è che in fondo al tragitto c’è una birra gelata che ti aspetta. Questo album è quel percorso, quel tragitto e gli Psychic Ills hanno trovato il sound giusto per chi si avventura in questo cammino.