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7 Ottobre 2016 | Aagoo | mindmonogram.com |
I passi mossi dalla Neo-Psichedelia nell’ultimo decennio non hanno lasciato indifferente Edgar A. Ruiz. Il nostro, di stanza a Los Angeles (e dove altrimenti?) già da prima del 2014 – data di rilascio dell’EP di debutto dei Mind Monogram “Moments In Time“, interamente scritto da Ruiz –, nutre una forte passione per le sonorità di cui sopra, e decide di portate la sua visione a compimento con l’innesto nel progetto di Christian Caro (Chitarra), Bryan Mejia (Batteria) e Billy Azurdia (Basso) – con i quali inciderà “Maüs” (EP) nel (2016).
AM in the PM rappresenta dunque l’esordio su lunga distanza di una band fortemente influenzata dai pesi massimi di genere, e che trova nelle suggestioni estatiche di certo Dream Pop la propria dimensione. Parliamo di una ventina di minuti durante i quali annusare il profumo della mattina d’estate, osservando Noah Benjamin Lennox (Panda Bear) e Chazwick Bradley Bundlick (Toro Y Moi) rincorrersi sulla battigia mentre il sole sorge e sullo sfondo sfilano verso l’orizzonte le spoglie dell’Indie che fu – Ve li ricordate i The Cribs del 2004? (“Real Slow“). Corse in bicicletta senza scarpe mentre la salsedine sfiora le narici e le spalle cominciano ad arrossarsi “A.M In The P.M“, ed echi vintage Psych-Pop. Un lavoro fragile e onesto, che punta forte su quelle sensazioni che rimangono impresse nella mente, sui ricordi luminosi.
Il disco è stato registrato nei primi mesi del 2015, questa volta grazie all’aiuto di Richard Delgado (Basso) e Julian K. Withfield (Batteria), dategli una chance.