Attitudine e visual
Col vestito della festa su di un palco allestito in maniera precisa e ordinata, il quartetto romagnolo dei Sunday Morning si prepara con calma alla presentazione ufficiale del nuovo disco “Let it burn” – che segna i dieci anni di attività della band. Un’attitudine orgogliosamente riassuntiva la loro, nell’intento di dimostrare al proprio pubblico quanta strada è stata percorsa: partendo dallo stesso palco che nel 2006 li vide presentare: “Take these flowers to your sister”. Per misurare le distanze tornano sul luogo del delitto, vestiti di tutto punto, più sicuri, più grandi.
Audio
La scaletta del concerto corre veloce dal primo all’ultimo brano del nuovo lavoro, che suona limpido e senza sbavature, su disco come dal vivo. Nessuna sorpresa: anche quando il jack della chitarra di Andrea Cola, voce del gruppo, vola via, quasi non se accorge nessuno, nemmeno lui stesso. Motivo in più per credere che l’unione fa la forza, e se i Sunday Morning hanno un pregio è questo: sono una famiglia, mantengono lo spirito del gruppo nato tra le mura domestiche, nelle domeniche soporifere, tra gli spasmi adolescenziali, in una città che da allora non ha mai smesso di amarli.
Pubblico
Il pubblico è lo specchio di questo amore: si pensa che giocare in casa sia facile, ma non è poi così scontato che dopo tanti anni l’amore resti invariato. E invece. Il pubblico dei Sunday Morning è fedele, non è lì per metterli alla prova ma per partecipare insieme a loro a una festa: un corpo, un’anima.
Locura
“Hanno già finito? Suonano così poco? Bruce Springsteen suona due ore e loro hanno già finito?”. Un concerto breve, se il pubblico ti ama molto, è un booomerang; essere paragonati al boss, un onore.
Momento migliore
Il gran finale. Anche il disco ha in effetti il suo gran finale, una canzone d’amore liturgica “Through the eyes of my love”, ovviamente dedicata, un brano che viene introdotto con grande cura, mentre la maggior parte del concerto è scivolato via senza troppe parole tra un brano e l’altro. Sul finale la tensione scende ma sale la carica emotiva: tutti invitati a salire sul palco per una versione gospel di un canto amoroso che chiama in causa le potenze divine.
Conclusioni
L’avventura dei Sunday Morning sotto l’egida dell’etichetta Bronson Recordings comincia oggi. Le prove generali promettono bene, certo è che conquistare il pubblico nel mondo di oggi è una bella sfida.