Human Colonies – Big Domino Vortex

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22 gennaio 2017 MiaCameretta
Lady Sometimes
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Bologna e Firenze; Giuseppe, Sara e Claudio. Animo nineties, devozione al riverbero. Una storia che comincia nel 2013 (Demo/Ep) e si consolida con Calvary (2015), omaggiando le proprie influenze l’anno successivo con la cover dei ChapterhouseBreather“. In sala prove, forse troveremmo la gigantografia di Kevin Shields; nei fatti, una malgama che impasta Psichedelia e Noise dei tempi d’oro. Dalla doppietta d’ingresso Sirio/Big Domino Vortex – deliziosamente calligrafica nei confronti di certe dinamiche à la My Bloody Valentine (ultime cose), ma mai deprecabile –, passando attraverso il malinconico intermezzo “post” (Hardcore) di “Vesuvius“, si arriva belli corroborati ad un nucleo compositivo dalle radici totalmente immerse in quella palude di suoni distorti che videro come protagonisti gli alfieri del Noise. E’ la chioma canuta di J.Mascis (Dinosaur Jr.) quella che aleggia fra i dolci andirivieni chitarristici di “Kleio“, mentre in chiusura è posizionata una cortina (psichedelica) di fumo probabilmente di natura cannabinoide – “Psychowash“. L’imprinting è forte, la determinazione di più. Da seguire.

Data:
Album:
Human Colonies - Big Domino Vortex
Voto:
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