Valentina Dorme: Valentina, una delizia che svanisce

Valentina è di spalle, i capelli color rame le ricadono sulla pelle di latte, resta un pochino in silenzio, ti lascia sulle spine come se tu stessi aspettando una risposta. Valentina è ipnotizzante, difficile toglierle gli occhi di dosso, ancor più arduo è non stupirsi di ogni suo gesto, di non innamorarsene ogni nota di più. Quelli della Casa 139 erano i Valentina Dorme che non ti aspetti appieno, li hai sentiti su disco, affascinata hai fatto di tutto per andarli a sentire quella sera in concerto e alla fine ti senti sorpresa, un pò spersa ma terribilmente felice di aver occupato quel tavolino in prima fila. Le luci si abbassano, sul palco loro quattro, partono le prime note, la voce di Mario zittisce tutto il pubblico. E' la prima delle nuove canzoni, ti prende di sorpresa, ti avvolge e ti inchioda alla sedia fino a che la chitarra non ha tirato l'ultimo grido e le luci si sono riaccese. Ed è proprio “il mare” ad inaugurare questa serata sfoggiando fin dal inizio l'anima più noise e rock del gruppo, i suoni sono spigolosi, le parole sono dotate della solita tetralità di cui ci hanno abituati negli anni. “Il tuo viaggio in Malesia” è probabilmente il pezzo meno tirato della serata, quello che ti fa tirare un attimo un respiro dopo alcuni pezzi seguiti in apnea per non urtare il suono che proviene dal palco di fronte a te. Subito a seguire “amore a 30 anni”, il testo è profondo e le chitarre ti scavano dentro, intente a cercare qualcosa di non precisato, il basso rimbomba per la sala e la batteria si fa più rabbbiosa fino a uno sfumare sotto il quale iniziano note familiari, in pochi secondi prende vita “eclissi, amore mio” da “Capelli Rame”, l'atmosfera si fa un pò pesante, “ti soffoco è un piacere infantile dei polpastrelli sul collo” canta Mario, il silenzio si fa sempre più religioso. Accolte con grandi applausi sono altri due momenti presi dal ultimo (ancora per poco) disco uscito, “Claudia Cardinale da giovane” mantiene quell'aura affascinante e sensuale aggiunta a un pizzico di attitudine alla sonic youth, mentre “Colt” in un crescere meraviglioso, si fa quasi brutale e terribilmente irrestibile. A mischiarsi ancora tra le canzoni “nuove” ci sono anche “Guardare i Corvi” e “prove generali” che si discostano dal disco per una potenza e una sensibilità nuova. Un'ottima prova per quattro musicisti dalle capacità straordinarie, brani nuovi che lasciano intravedere un disco in uscita veramente imperdibile come lo era stato il suo predecessore “capelli rame”, una dimensione nuova e onirica, suoni graffianti e splendidi, i Valentina Dorme sono artefici di quei live unici e da consigliare sia ai fan della canzone d'autore che a quelli dei suoni più rock e noise. Valentina ti lancia un occhiata fugace e sparisce nel nulla, il suo ricordo lascia un segno indelebile nella tua mente. Una cosa è sicura: la devi rivedere.

*una menzione doverosa a rockit.it che ha organizzato la serata