Intervista a Bugo: Sgt Bugo Lonely Heart Synth Band

Capitano tutte a Bugo! Code, file al casello, incidenti sul raccordo e quando sta per entrare finalmente a Roma… scopre che il suo furgone ha la targa dispari, e deve attendere la fine del blocco. Con un ritardo di 2 ore sul programma, mentre il set sta per essere completamente montato, lo invitiamo nel bar all’aperto del Circolo degli Artisti. Proprio mentre stiamo iniziando trova sul bancone una bottiglia di Jack Daniels, lo sguardo si illumina e con fare paterno la stringe portandola a sé … “questa può tornare sempre utile!”

Bugo – Che casino oggi per arrivare! E’ vero che qui c’è sempre un traffico della Madonna
Rocklab – A chi lo dici, io ci vivo…
B – Ma voi siete.. Rocklab? A mi ricordo, avete parlato male di me
R – … ??? [Già stavo pensando di dare tutta la colpa a Cesqo]
B – [prima fa una faccia storta… poi] Sto scherzando! vai con l’intervista!

R – Ok, la tour de force mi ha comunicato che il tuo tour è metà acustico è metà in elettrico
B- Sì, scelta dettata dal disco, metà acustico e metà rock

R – Ma come mai la divisone è così netta? Cioè, tu fai serate o solo in acustico o solo in elettrico, poiché l’album è doppio non era più logico dividere il set in 2?
B – Ah.. Hai centrato il punto di questa mia tournee. Io ho voluto creare apposta questa divisione netta, anche perché io, in un certo senso, non ho voluto fare un disco doppio, ho voluto fare due dischi che sembrassero di due persone totalmente differenti

R – E come obiettivo mi sembra raggiunto. Anche nella grafica il primo rispecchia un sound più anni 80, il secondo ha la copertina alla Harvest
B – Ma anche come testi, i minori tutti da una parte, i maggiori dall’altra… sono abbastanza contento del risultato finale. Quando è iniziata la tournee più di un anno fa non avevo ancora focalizzato bene cosa volevo fare dal vivo, perché rischiava di diventare un calderone sonoro. Il concerto dell’anno scorso qui è stato quaranta minuti da solo e quaranta minuti con la band… ‘Sta cosa è andata avanti per una ventina di concerti, poi ho detto “no”, e ho preferito fare delle serate dove si rendesse esplicita la cosa. Bugo stasera è acustico, Bugo stasera è elettrico…

R – E il pubblico come reagisce?
B – Secondo me lo capisce ed è meglio così, quando facevo i concerti 2-3 anni fa era un calderone della Madonna!

R – E chi se lo scorda, io ti ho visto l’anno scorso quando avevi quella gigantesca presa elettrica sul palco, e l’anno prima ancora quando sei salito sul palco senza scaletta…
B – Eh… i ragazzi della band non lo sanno, ma io la scaletta ancora non l’ho fatta, e mi sa che anche stasera si improvvisa! Comunque per chiudere il discorso dopo 5 anni di live uno ha voglia di cambiare, di proporre qualcosa di nuovo, o ero costretto a fare un concerto di 2 ore, un ora folk, tutto Melchiorre, pausa di 15 minuti e attaccavo con Golia, cosa che mi è sembrata troppo lunga e incasinata, allora, anche per cambiarmi nel live, ho preferito dividere non il set, ma il tour in 2.

R – Non ti stupisce che quando chiami i pezzi dal pubblico un sacco di gente ti chiede i pezzi vecchi? Non tanto da Sentimento Westernato ma…
B – Da La prima Gratta! Porcamiseria.. Spermatozoi! Sempre richiesta.. Quello lì è un pezzo che quando ho iniziato a suonare che non ero ancora Bugo, perché prima mi vergognavo e non mi facevo chiamare Bugo

R – E come?
B – Improvvisavo pure sul nome, mi pare una cosa tipo Budella Bar, io e un altro amico… spermatozoi è un pezzo vecchio, risale al 97, quando me lo chiedono mi fa sempre piacere, sia perché mi fa capire che c’è gente che mi segue dagli inizi sia perché mi fa capire che mi sono evoluto.. C’è la solita gente che si lamenta “Eh, Bugo non è più lui, è cambiato” a loro rispondo “ma meno male che sono cambiato!”. Un po’ si rimane sé stessi e poi si cambia… Il prossimo disco sarà un altro cambiamento: voglio fare un disco pop, un disco alla Beatles. Se non si rischia non si cambia… quando anni fa ho detto voglio fare un disco di rap elettronico tutti mi hanno guardato strano, uno ci prova poi si vede.

R – Ma perché no un remix album? Ma ovviamente alla maniera tua, ovvero tu che ti remixi i pezzi…
B – Io non sono dentro la cultura del dj e della musica elettronica. Ci provai tempo fa con i R.U.N.I., ma non ho la pratica per il computer, non so bene come si fa o dove mettere le mani, ma ho un’idea che mi gira nella testa sulle versioni rifatte che secondo me spacca il culo…

R – Sentiamo!
B – Rifare Golia… In chiave…. Lirica! Cioè prendere un cantante lirico che mi rifà tutto golia mentre io lo accompagno al piano “E’ troppo facile per meeeee”… Ma di idee me ne vengo sempre tante!

R – Torniamo all’album, in rete ho scoperto che il primo estratto non è il sintetizzatore come molti credono, ma Carla è Franca che ha avuto vita difficile… Ho letto un video buttato e di uno tutto tette e culi con te in bikini?
B – E’ successo un casino allora, io preferisco sempre non parlarne perché è una cosa che mi dà i brividi. La stessa settimana che è uscito il mio disco hanno ammazzato il primo americano per decapitazione… Il mio disco non ha nessun riferimento politico ma ci è finito in mezzo. L’Universal l’ha bloccato per mettere un adesivo sulla mia testa, e il video di Carla è Franca è stato totalmente censurato, ha girato i primi giorni ma poi è subito stato rimosso, per questo molti non sanno che io ho avuto quel singolo e un altro video per il lancio dell’album. Un po’ per sto fatto e un po’ perché era tutto tette e culi… Che poi gli americani fanno video solo di tette e culi… vabbè

R – E così è uscita la passeggiata metropolitana del sintetizzatore…
B – Io ho fatto la sceneggiatura con un mio amico. In 4 ore l’abbiamo fatto… via, in mezzo alla strada tutti a improvvisare, infatti nel video ci viene sempre da ridere. Ragazzi non avete idea di quanto mi sono divertito, un casino.

R – Ci sono altri singoli in programma?
B – No, piuttosto c’è già in programma il disco nuovo, ho i pezzi, mi piacerebbe farlo pop in stile Beatles, Sgt Pepper… poi chissà. Io parto sempre con idee grandissime, perché è bello avere dei maestri importanti, poi è ovvio che durante la lavorazione le cose cambiano.

R – Qualche anticipazione?
B – Beh, il disco nuovo lo farò con Morgan, lo faccio con lui perché secondo me è l’unica persona in Italia ora come ora giovane e fresca per fare un disco pop, poi il suo disco è bellissimo. Immagina la sua roba fatta con le mie canzoni! Io glielo dico sempre [ridendo] “Morgan, Marco, ‘scolta il Bugo, te non sei capace a scrivere le canzoni, al massimo gli arrangiamenti! Te arrangia, io scrivo i pezzi e usciamo con un disco pop” così il nuovo disco di Bugo non sarà un disco di Bugo

R – Come del resto il nuovo di Morgan non è un disco di Morgan!
B – Sì, è di De Andrè me l’ha detto. Lui lo può fare. E’ una persona sveglia e attenta per questo non vedo l’ora di cominciare, anche se hai delle divergenze artistiche non fa niente, l’importante è stare bene come persone, poi se uno fa rock e l’altro fa rap stai tranquillo che alla fine l’innesco lo trovi.
Io amo collaborare con artisti diversi da me R.U.N.I., Motorama

R – In un’Italia che sembra essersi svegliata in Europa, esportando più frequentemente band e artisti, tu non hai mai pensato a fare date fuori? La tua precedente etichetta, la BarLaMuerte ha appena fissato le date per il tour americano degli Ovo.
B – Non è il primo in America, penso il terzo addirittura, loro ogni tanto mi invitano ma io faccio fatica ad organizzarmi… In America se ci vai devi restarci almeno 2 mesi, sennò e inutile. Però ci ho pensato più volte… in compenso posso dirti che tutti gli artisti dell’etichetta che hanno fatto un tour in Europa hanno usato tutti lo stesso furgone… il mio! Poi con l’Universal non né ho mai parlato

R – Com’è il rapporto con loro
B – Va bene, del resto… Ragazzi, mi hanno fatto fare un doppio album! Ho dovuto un po’ lottare ma me l’han fatto fare!

R – Com’è andata? Tu sei arrivato con l’album pronto come con Dal lo fai al ci sei
B – Più o meno, io avevo in mente a grandi linee il doppio album, uno acustico, uno elettronico rock.. “ragazzi io vorrei fare così” “.. ok Bugo, vai”. Poi gli ho portato il primo acustico “Eh.. Bugo … ‘sto cd non è che” “’Spetta- gli ho detto io – fatemi fare quello elettronico e poi se ne parla!”. Poi gli ho portato il lavoro completo, un paio di mesi di riflessione e la cosa si è conclusa. Ed è una bella soddisfazione! Sentire l’Universal che ti dice “Sì bugo, uscirà con un doppio” non ci avrei mai creduto. La major è sempre più potente dell’artista, e loro me l’han fatto fare!

R – Ultima domanda… Bugo è vero che il principale motivo per cui hanno abolito il militare è che hanno scoperto che tu hai imparato a suonare durante la leva?
B – Ahahahaha! Questa me la devo segnare! E’ bellissima! Ci sono delle persone a cui non piaccio e dicono le battute cattive, a me non piace mai parlare di nessuno, se l’artista non mi piace non mi piace, ma non amo la cattiveria. E questa battuta è geniale!