Sintesi di un’intervista

  • Rocklab: Sono passati molti anni da Un curioso caso, ultimo disco dei La sintesi, prima di parlare del tuo album solista posso chiederti come mai è finita quell’avventura?? Leggendo in internet il gruppo manca un po’ a tutti…
  • Lele: Innanzitutto mi auguro che non sia finita per sempre con La Sintesi, comunque diciamo che dopo Sanremo ci siamo guardati allo specchio e ci siamo accorti che musicalmente volevano andare in direzioni diverse, c’è stato un periodo di smarrimento (anche personale), al quale non abbiamo saputo reagire in maniera unita.
  • R: Com’è nato questo che da molti è definito un concept-album? Ed è secondo te una giusta definizione?
  • L: L’idea del disco è nata in una mattinata di sole di circa tre anni fa, in cui mi sono accorto della difficoltà di riuscire a fissare lo sguardo nel sole senza venirne accecato. L’esistenza del sole la devi più che altro dedurre dal fatto che vedi la sua azione sul mondo , come illumina i corpi e come crea le ombre. Ho semplicemente supposto che nell’anima ognuno di noi abbia una fonte di luce accecante e che sia questo il motivo per cui è così difficile guardarsi dentro, e che le nostre ombre, benchè proiezioni distorte dell’inconscio, siano un specie di campo di esplorazione per capire quello che abbiamo dentro. Le canzoni che compongono l’album sono appuntodei diversi modi di intendere il concetto di ombra, in ogni canzone c’è una specie di viaggio nell’oscurità e alla fine del disco una sensazione di risalita verso la luce: solo prendendo coscienza delle mie ombre posso liberarmene.Trovo che la definizione di concept-album sia corretta , anche se all’interno del disco si trovano poi delle divagazioni dal concetto di base , ad un certo punto della scrittura di questo disco è arrivato l’amore ,che mi ha travolto e spinto a cantarlo.
  • R: E com’è invece stata la lavorazione in studio? Chi guidava il sound? Si potrebbe parlare di “supergruppo indie” visto gli amici che ti hanno accompagnato nella registrazione. Mi ricordo di una bella chiacchierata con Giorgio fuori dagli Ex Magazzini generali a Roma, gran chitarrista!
  • L: Giorgio Mastrocola è stato sicuramente il direttore dei musicisti che hanno lavorato a questo disco, aveva chiaro in testa il suono dark e malinconico che caratterizza l’album, visto che ha contribuito in maniera fondamentale anche nella scrittura dei brani. Gli altri collaboratori che vorrei citare sono Raffaele Stefani, fonico e produttore di talento che ha lavorato con grande cura al suono, Megahertz e Sergio Carnevale ,che sono andati oltre il loro ruolo di sezione ritmica e hanno apportato delle idee preziose per gli arrangiamenti, e Celso Valli ,che ha curato per intero la produzione e l’arrangiamento di tre brani e ha impreziosito oltre ogni mia previsione i brani con una splendida orchestrazione di archi.
  • R: C’è qualche pezzo che è rimasto fuori alla chiusura del cd o la tracklist finale è stata da subito delineata? E se sì, come in base a cosa hai operato questo sacrifico?
  • L: L’idea originale era un disco di 15 brani, abbiamo lasciato fuori quelli la cui realizzazione finale non ci esaltava, e, visto che alcune di queste outtakes ruotano comunque attorno al tema delle ombre, spero un giorno di riuscire a pubblicare un “Le Ombre parte 2”.
  • R: È in rotazione il primo singolo radiofonico dell’album, è previsto un video per accompagnarlo? Ci puoi dare qualche informazione e anticipazione?
  • L: E’ in uscita il videoclip de “la voglia di stare con te”,un cartone animato sulla mutazione , che rappresenterà in maniera fisica la metamorfosi di un rapporto tra due persone.
  • R: Da un paio di settimane è in rete il tuo nuovo website: www.lelebattista.it e tra le tante foto ci sei tu con gli AIR! Quali artisti hanno più influenzato la stesura del disco?
  • L: Sul banco dello studio c’erano sempre tre dischi: the virgin suicide degli AIR, happy songs for happy people dei MOGWAI e il primo dei SIGUR ROS, nel nostro cuore c’è sempre stato un posto per Disintegration dei CURE, perchè incarna l’idea di disco-viaggio, ha un’uniformità di suono e di stile che cercavamo di ottenere per accompagnare l’ascoltatore in un viaggio tra le ombre.
  • R: Sempre sul sito sono già presenti le prime date. Ma per ora solo nord Italia! Puoi anticiparci I prossimi live? (soprattutto Roma eheheh)
  • L: Stanno venendo fuori un po’ di concerti, il disco è uscito all’inizio della primavera, momento in cui i locali hanno più o meno già chiuso la programmazione, diciamo che il tour vero e proprio partirà nel prossimo autunno.
  • R: Quanto cambia il sound del disco dal vivo? Ho letto che saranno dei giochi anche Giorgio e Megahertz! In più in rete ci sono positivissimi pareri della presentazione del tuo lavoro presso La Casa
  • L: Cerchiamo di mantenere il più possibile le sonorità del disco ,per questo la band è composta da cinque elementi, molto indaffarati per riuscire a riprodurre il tutto. Credo sia la migliore band con cui ho suonato fino ad ora, tutti musicisti che inseguivo da anni, che ho sempre stimato e che hanno un’attitudine psichedelica e raffinata che ben si adatta a questio disco.
  • R: Ultima domanda, un po’ scema… A nome di tutti quelli che c’erano, e che erano ansiosi di sentire magari un’anteprima… dov’eri il 3-3-2005? Ti aspettavo qui!. Ovviamente senza nulla togliere a Megahertz che ha magistralmente tenuto da solo l’intero concerto, lui e I suoi synth.
  • L: Ero impegnato in una sessione delle ultime sessioni di registrazione dell’album, mi è spiaciuto non esserci ma se non ricordo male era proprio il periodo in cui stavamo registrando l’orchestra, a Bologna, uno dei momenti più emozionanti della lavorazione del disco, che mi ha lasciato delle emozioni fortissime, ricordo la commozione nel sentire l’orchestra che suonava le mie canzoni:indimenticabile. Spero tu mi possa perdonare…