Ottobre, mese ideale per stare in un locale mentre fuori piove, i nostri fotografi hanno fissato questo mese in musica per voi, dalle sperimentazioni degli Acid Mothers Temple, fino al grande ritorno di Crosby & Nash.
Ed ora, solo per voi, anche gli esclusivi Wallpaper di Rocklab.it, imperdibili!
Wallpaper di Rocklab.it – Novembre 2011
Prendete e scaricatene tutti, e non fate gli snob… passate il link agli amici!
15/10/2011 – Architecture In Helsinki (Estragon@BO)
Marcella Fava – Il bello dell’Estragon di Bologna è che è molto spazioso e l’acustica è eccezionale, cosa che invece non posso dire per le luci, troppo rosse o troppo blu, che tendono a bruciare le immagini e le appiattiscono. Non male comunque, dato che un fotografo deve riuscire a farsi spazio in qualsiasi situazione, anche in condizioni pessime come appunto le luci dell’Estragon. È una sfida con la nostra immaginazione, ci rende più consapevoli del fatto che non è una buona maccina che fa la foto ma l’occhio del fotografo. Poco male anche grazie alla simpaticissima e coinvolgente performance degli “Architecture in Helsinki” che hanno mostrato un’umiltà unica, sia durante il concerto che dopo, presentandosi al banchetto del merchandising firmando autografi e mostrandosi disponibili per foto insieme ai fans.
13/10/2011 – Iosonouncane (Loop Cafè @ Perugia)
Riccardo Ruspi – Il Loop di Perugia è ormai un’istituzione per la musica emergente e di qualità, un salotto con poltrone consumate e un’unica lampada (sempre dietro all’artista…sigh) a creare un’atmosfera accogliente e rara. Nessun artista sulla rampa di lancio può fare a meno di passare da qui! Non poteva essere da meno Iosonouncane, che è stato protagonista di un live tosto, intenso, anche se con poco scambio col pubblico..in posti così ci si fa caso. Molti si sono lasciati trascinare dai magheggi di Jacopo Incani con il suo armamentario elettronico, altri hanno storto il naso: a mio parere c’è qualcosa di molto originale in questo progetto, ma solo il tempo saprà metterci tutti d’accordo.
21/10/2011 – Hugo Race (El Barrio @ Torino)
Federico Tisa – Hugo ha fatto mille e mille cose, ha suonato con mille e mille persone. Secco, una pertica, di solito semplice nel vestire….beh sul palco del Barrio si presenta come un modello di Gucci, elegante…troppo elegate, ma subito questa stranezza passa in secondo piano. Gli ampli fischiano e lui esordisce con il suo nuovo progetto “The Fatalists” e con un pezzo altrettanto meraviglioso “Where did you sleep last night” (Nirvana) riproposto in chiave decisamente poco unplugged. Stupendo. La sua voce è calma e calda, parla in italiano (fa un po’ ridere…devo ammettere). Però è veramente bravo. Suona con Diego Sapignoli e Antonio Gramentieri ( Sacri Cuori/The Slummers) il concerto è perfetto e le luci anche. Il Barrio sembra poco più di una grande sala prove, ma ben allestita…(tecnico audio con troppe pecche). Un concerto che meritava, un prezzo decisamente popolare, una serata DOC.
24/10/11 – Acid Mothers Temple (Spazio 211@Torino)
Federico Tisa – Lunedì sera ore 23: lo Spazio è piuttosto pieno, sul palco stanno per salire dei pazzi furiosi ma ancora nessuno è realmente preparato. Ma qualcuno li ha mai davvero ascoltati gli Acid Mothers Temple…chi???? Hanno cambiato almeno un centinaio di nomi e musicisti….sono giapponesi, questo è l’unico dato certo: Tsuyama Atsushi, Higashi Hiroshi, Shimura Koji, Kawabata Makoto. Dei pazzi..dei pazzi casinisti furiosi. La scena a chi si avvicina al palco si presenta così: una pila di casse marshall alta come l’Empire State Building, un ampli da basso da fare paura, un synth che sembrava comprato al mercato di Piazza Cerignola e una Tama pronta al metal più estremo. “Minchia che paura” è il pensiero generale diffuso.
Kawabata è un Telespalla Bob con gli stivali da texano che suona la Fender con il pugnale di Donatello (la tartaruga ninja)…si contorce come un Idra a cui hanno mozzato la testa e fa tanto di quel casino che la metà basta, Tsuyama emette rumori gastrointestinali e usa il kazoo con strema sapienza, il piffero e altro ancora. Il batterista continua ad imprecare perchè non sente la voce (per forza…ci sono dei volumi spaccatimpani), Higashi sembra il più controllato, a dire il vero sembra Pai Mei il monaco insegnante di arti marziali in Kill Bill. Il rumore assordante è la più delirante forma di psichedelia è tutto quello che invade il locale e si esce completamente storditi. Inoltre c’è sempre il solito meraviglioso tecnico luci dello Spazio imparentato o con Ray Charles o con Bocelli eppure mi pare che la bolletta l’abbiano sempre pagata.
26/10/11 – The Hurts (Alcatraz @ Milano)
Jacopo Sanvito – Vestendo degli eleganti completi di Armani, tornano in Italia a trovarci gli Hurts, duo electropop inglese. Immersi in una elegante quanto minimale scenografia i bellocci di Manchester sfoggiano tutto il loro ristretto repertorio (la band ha infatti all’attivo un solo album, Happiness) in un Alcatraz gremito di un pubblico principalmente femminile. Le prime file ballano e saltano al ritmo delle sonorità anni ’80 che la band propone, facendosi ammaliare dalle movenze teatrali e decise di Theo Hutchcraft per un’ora abbondante di concerto, mentre Adam Anderson tesse melodie con il suo pianoforte al centro del palco. L’originalità non è certo il punto di forza degli Hurts, tuttavia la combinazione di suoni e look crea uno show decisamente diverso dal solito. Rimaniamo in attesa del loro prossimo passo, sperando che riescano a fare il definitivo salto di qualità.
29/10/11 – Casinò Royale (Urban Club @ PG)
Riccardo Ruspi – Non saranno più quelli dei tempi d’oro, i Casinò Royale, ok.. Ma non si potrà per sempre guardare indietro e rimpiangere l’apporto che dava Giuliano Palma alla mescola di sperimentazioni e suoni che funzionava quasi alla perfezione. Si guarda avanti.. Alioscia e soci sanno guardare avanti. A Perugia hanno portato il loro spettacolo ben strutturato, (costruito da dieci persone tra tecnici e musicisti) e lo show è stato all’altezza di quello che i Casinò riescono ad essere oggi: fuori dal coro con passione, “sperimentatori” d’esperienza. Che altro dire: bel muro sonoro, così solido da offuscare a volte la voce del leader del gruppo..e luci molto interessanti, per la gioia della mia macchinetta.
30/10/11 – Crosby & Nash (Teatro Smeraldo @ Milano)
Jacopo Sanvito – Questa volta il report sarà breve. Purtroppo per questo concerto i fotografi erano in una posizione molto defilata e difficile per fotografare con tranquillità e visto che alla fine delle due canzoni concesse hanno fatto uscire i fotografi non resta che godervi questo set che racconta una parte del concerto di Crosby & Nash al Teatro Smeraldo di Milano.