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11 Ottobre 2011 | Thrill Jockey | Future-Islands.com |
On The Water
Nella città che ha fatto da teatro a TheWire, da cui provengono Animal Collective e Dan Deacon, tutto ciò che suona come Active Child e Youth Lagoon non sembra così estremo. L’interpretazione del pop da parte dell’underground elettronico può essere una delle componenti che aiuterà a rimodellare la musica commerciale nell’emisfero mainstream. Il modo in cui è utilizzata la voce è estroso e originale, anche se sempre sotto il livello del muro sonoro, elemento che ci porta direttamente ai brillanti Pere Ubu.
Rispetto ai lavori precedenti il suono è stato pulito di tutti gli elementi accessori che appesantivano l’arrangiamento, facendolo risultare pacchianamente imbottito di ghirigori autocompiacenti.
A cavallo tra Hot Chip e Washed Out hanno trovato le loro coordinate, sfruttando un po’ di postmodernismo stile Cut Copy.
L’album è electro-pop distante dalla maniera con cui abbiamo imparato a conoscerlo tramite i Two Door Cinema Club e Foster The People.
Si può tranquillamente dire che la band ha raggiunto la propria maturità e la propria dimensione artistica. I Future Islands camminano su un territorio in via di sperimentazione ma pieno di citazioni, riuscendo nonostante questo a non risultare copie.