Psychopathic Romantics – Bread and Circuses

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I scream, you scream,

we all scream for ice cream

(R. Benigni; Daunbailò)

Immaginarsi un ritorno di tale fattura e portata per gli Psychopathic Romantics rientrava solo in quella numerosissima serie di speranze che avevamo covato per diversi gruppi italiani dal carattere internazionale, per i quali però spesso abbiamo provato solo amara delusione nel vederne gli scarsi risultati portati alla luce.

Il gruppo campano invece sembra davvero aver imboccato la strada giusta in questo suo psych-folk acido, sarcastico, ironico e ritmato, che se da un lato sembra dimentico della propria italianità, dona, invece, un bellissimo rap dialettale nel brano Up and down, che vede la partecipazione di Rob.Shamantide.

Ma è soprattutto l’italo-americano Mario La Porta, detto Dust, cantante e autore della band, – nato in provincia di Caserta, cresciuto nel Connecticut (USA) – a donare al gruppo un tono, una profondità e un calore che si posiziona perfettamente tra Mark Lanegan, Tom Waits e Hugo Race, senza indossarne, però, una tristissima e bianca maschera. 

Freud said, America is a mistake, a big mistake.

One of the best experiments ever known to man

(Einstein said)

The Gathering e Bread and Circuses sono i due grandissimi pezzi che spiccano in questa meravigliosa opera. Sembra di ritrovarsi in Daunbailò, gettati nella sua drammatica ironia di stampo jimjarmuschiano, dopo un rifacimento fantasioso di Cronenberg, il quale potrebbe donare al film quell’ansia contemporanea che ha reso il regista canadese un faro nella profondità della psiche umana: fatto che lo ha reso sempre controverso, ambiguo e tenebroso, e per questo perfetto per i nostri tempi.

Tuguri americani, bottiglie che scivolano sui crani, cameriere venditrici di corpi e in disparte gli Psychopathic Romantics che ci conducono verso i titoli di coda suonandoci la loro cover live di Folsom Prison Blues. Di lato si vede Benigni che urla qualcosa in un inglese stentato a Tom Waits e poi si mette a cantare le parole di Johnny Cash, pasticciando entusiasticamente tutto il testo.

Gli Psychopathic Romantics suonano come fossero perfetti per queste situazioni: microcosmi dove le convenzioni sociali implodono in bottiglie di whisky, dove, nella calma più totale, si crea un buco nero di caoticità: si distruggono i propri fegati e ci si picchia per toccarsi e sentire i corpi vivi e caldi di completi sconosciuti, mentre li guardiamo negli occhi ritrovandoci i nostri.

Financial and religious debt keep you from living

They’ll keep you running and striving to stop you from thinking

(It’s All For You)