Mondo Naif – Turbolento

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A circa quattro anni dal precedente “Essere Sotterraneo” (Go Down Records, 2011), la band Trevigiana torna sugli scaffali rinnovata nell’animo e nei suoni. Tex, Carlo e Stefano, sono persone umili, genuine, che nel frattempo hanno suonato tantissimo, immagazzinando il possibile ad ogni occasione, crescendo. Questo secondo lavoro ne è la prova lampante. Turbo/Lento non solo nel titolo: una dualità che ben descrive il connubio fra Psichedelia e wall of sound contenute all’interno dell’opera. Uscito il 19 Gennaio “Turbolento” è la somma di una collaborazione fra Dischi Bervisti, Dreaming Gorilla Rec e Go Down Records, che vanta Tommaso Mantelli alla produzione.

Più maturi rispetto al predecessore, scelgono la lingua Italiana – criticati altrove per questo, critiche che non incontrano il nostro favore – in risposta a quella diffusa anglofilia imperante all’interno di un contesto di genere ancora lontano dal favore del pubblico nostrano. E scelgono bene. Folgorati dallo Stoner americano della tradizione e dal Requiem di genere attuato dai Verdena – niente più chitarre pesanti da quel punto in poi per i Bergamaschi – i nostri mantengono sempre un approccio bipolare, popolato da viaggi lisergici e riff spaccaossa.

Se anche a voi è capitato di ritrovarvi, per quante energie spese, con un pugno di mosche a fine giornata, vi sarà più facile entrare nel gorgo temporale edificato in “NonTempo” – Seventies rock e Psichedelia.  Per poi correre a perdifiato con la strumentale “Aquilone” – Stoner, fiati senza controllo e adrenalina Post-Hardcore. Non mancano rallentamenti piuttosto espliciti dove poter esprimere le proprie opinioni sul ruolo maschile all’interno della nostra società – “Verve“. E richiami alla splendida copertina – Un artwork didascalico a cura di Eeviac capace di introdurre alla perfezione quello che racconta il disco, fra Hitchcock, Belfagor e la leggerezza degli aquiloni.

Co-fondatori del collettivo “Sotterranei” – una cricca di folli che mediante l’organizzazione concerti e la promozione delle proprie band, si adopera nella divulgazione di una certa cultura musicale all’interno del nostro paese – di casa nel Padovano, questi ragazzi meritano l’appoggio di tutti voi che amate il rock, cantato in qualsiasi lingua, senza preconcetti di sorta.