Acquista: | Data di Uscita: | Etichetta: | Sito: | Voto: (da 1 a 5) |
8 giugno 2015 | spectrum spools | bandcamp | ![]() |
I like things raw and kind of sloppy.
I like things when they’re not perfect.
Ren Schofield, oggi vive a Nashville con la sua Valerie e un gatto. Storia interessante la sua, che narra di un personaggio da sempre incline ad un’estetica selvaggia ed imperfetta, sporca. Non è un caso che sia cresciuto a pane e Lightning Bolt nel Rhode Island, lontano dalla scena Techno. Sebbene oggi sia considerato uno dei leader del Technoise Americano, può darsi che a precisa domanda sul genere in questione vi risponda picche; non per snobismo, tutt’altro, ma perché Ren non s’interessa al genere, lui non fa altro che destrutturare il suono.
Giunto alla prova della maturità, decide di adottare per la terza volta la dicitura “Lp” per il suo nuovo album – forse scaramanzia, forse chissà. Un lavoro che, diciamolo subito, in sette tracce e 27 minuti totali, riesce nell’intento di racchiudere, ed al contempo mettere maggiormente a fuoco, tutta la potenza espressiva del nostro. Ren qui alza l’asticella persino rispetto al precedente Ep (Adhesive) di cui vi parlammo anno scorso, rivelandosi ancora più veloce e duro del passato. Feroce, distrugge i tempi brandendo raffiche di synth brucianti e pattern di batteria deraglianti: edificando un pandemonio fonetico di rara intensità. Crudo, incandescente e funambolico s’avvicina ai suoi primi lavori su cassetta (Calibrate) senza dimenticarsi della strada fin qui percorsa, lasciando l’ascoltatore senza respiro per tutta la durata dell’album.
Schofield sembra aver trovato la quadratura del cerchio spingendosi ancora oltre.