Easy Concertini: King Of The Opera e I Am Oak

Tuxedomoon, Joan As Police Woman, Transmissions IX: in weekend del genere bisognerebbe avere il dono dell’ubiquità. Di certo non manca il sorriso mentre scegli cosa andare a vedere: la musica non è affatto morta e chi vuol suonare trova sempre un posto dove farlo. Che sia un club o una casa, o un piccolo locale cittadino. Nella nicchia che fa meno clamore dei nomi sopracitati il fine settimana ci ha regalato due concertini minuscoli e rassicuranti, che a volte si ha bisogno anche di questo, di arrivare per caso in un luogo e stare bene.

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King of the Opera – Efesto House (Bologna) – sabato 26 novembre, h. 21

Alberto Mariotti, giovane ragazzo toscano dall’aria pulita, si fa chiamare così e con questo pseudonimo ha registrato un disco uscito lo scorso giugno, Pangos Sessions (Trovarobato), che è un vero toccasana per le anime romantiche. La fortuna è stata vederlo suonare nel salotto di una casa  nobiliare, in pieno centro storico a Bologna: al concerto segreto – prenotato al telefono in una location svelata soltanto all’ultimo minuto – c’erano una trentina di persone comodamente sedute sotto una volta affrescata, con camino e pianoforte a fare da cornice, ad ascoltare in religioso e caloroso silenzio i brani proposti da King of The Opera munito di chitarra, cembalo e qualche effetto.

E quale occasione migliore per i pochi ascoltatori selezionati di autodedicarsi tutta la scaletta – fatta di qualche canzone originale (dalla nuovissima By the shore e un passo indietro fino al disco precedente, Nothing Outstanding) e di alcune cover inserite nell’ultimo disco: trattasi di alcune celebri canzoni uscite nel suo anno di nascita, giocosamente introdotte con il quiz: “riconoscete la canzone e indovinate la mia età se siete capaci” – ovviamente nessuno dei presenti poteva ricordare con precisione l’anno di uscita di “A night like this” dei Cure o di “The whole of the Moon” dei Waterboys.

King of the Opera con la sua esecuzione da pelle d’oca vince facile, nonostante la tenera età, e ci fa vivere un sabato “casalingo” unico. Concerto rigorosamente concluso alle ore ventitré per non infastidire il vicinato.

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I Am Oak – La Cantera (Cesena) – domenica 27 novembre, h. 19

Ragazzi puliti anche loro, gli I Am Oak vengono dall’Olanda e sono tanto dolci. Musica da viaggio domenicale, chitarre e voci in perfetto accordo con il buio terso che fa da sfondo, al di là della vetrina di questo piccolo locale nel centro storico di Cesena che saltuariamente ospita concerti per avventori casuali e non.

Pubblico forse diviso a metà, per l’appunto, tra chi è lì per ascoltare il gruppo e chi per il rituale dell’aperitivo: in ogni caso stanno tutti attenti perché gli I Am Oak suonano veramente bene. Perfetti per la domenica che langue, non troppo contemplativi ma nemmeno troppo esigenti, hanno richiesto la giusta dose di attenzione con modestia e grande precisione nell’esecuzione dei brani del nuovo disco, “Our Blood” pubblicato a febbraio per la Snowstar. Un concerto tutto in pianura, senza tensioni, con brani ritmicamente coinvolgenti alternati da qualche manierismo “only instrumental”, voce e cori senza una piega, stratificazioni sonore morbide e concilianti. Ci si lascia trasportare volentieri nelle domeniche di fine novembre.