Un’estetica maledetta e un tiro che gli ha permesso di diventare la prima band napoletana ad incidere per Voodoo Rhythm. Loro sono i The Devils, e noi dopo avervi parlato dell’ottimo esordio Sin, You Sinners! oggi vi proponiamo l’intervista alla band campana.
Sappiamo che la genesi del gruppo è avvenuta nell’estate del 2015, vi va di raccontarci come nascono i The Devils?
Nascono dopo una rissa scoppiata in un bar, entrambi eravamo svenuti dopo aver preso svariati cazzotti in testa. Ci siamo risvegliati all’ospedale con le stesse lesioni al cervello a causa dei violenti colpi subiti che hanno danneggiato per sempre i nostri neuroni. Durante la convalescenza abbiamo messo su questa banda.
C’è qualche aneddoto particolare dietro la scelta della vostra ragione sociale? Cosa rappresenta per voi la pellicola di Ken Russel del 1971 (The Devils, appunto)?
Ci ha folgorato, se non avessimo visto questo film manco saremmo qui a fare questa intervista. Nessun aneddoto particolare, la nostra è una irragionevolezza antisociale.
Le vostre maschere di scena (prete e suora) derivano da un immaginario piuttosto truculento o sbaglio?
Noi ci vestiamo tutti i giorni così, e tutte le domeniche andiamo a messa quindi siamo delle brave persone. Certamente rubiamo, ammazziamo, stupriamo ecc.. ma poi ci confessiamo!
Come nasce il rapporto con Jim Diamond dei Dirtbombs?
Dopo aver saputo che si era trasferito in Francia non abbiamo esitato a contattarlo e a mandargli la nostra demo e qualche bottiglia di vino per corromperlo. In studio poi non solo abbiamo incontrato il suo genio ma anche la sua bellezza, è una persona fantastica ora siamo anche buoni amici.
Com’è, per una band italiana, incidere per la Voodoo Rhythm Records, storica etichetta di genere gestita dal mitico Reverend Beat Man?
Siamo napoletani, non italiani, ed essere la prima band napoletana ad incidere per la Voodoo ci riempie di stimoli, il Reverendo ha creduto da subito in noi. Sempre sia lodato!
Ascoltando il vostro splendido “Sin, You Sinners!” abbiamo provato la stessa sensazione “depravata” udibile in certi lavori editi dalla prima In The Red: per caso nei vostri lettori (oltre ai mostri sacri di genere) hanno girato anche gli album di Cheater Slicks, Reigning Sound, Oblivians e compagnia bella?
Di sicuro gli Oblivians li abbiamo ascoltati fino allo sfinimento, e da buoni napoletani abbiamo rubato molto alle band della In The Red che è una delle nostre label preferite.
Quali sono gli artisti che stimate nella scena attuale?
C’è un gruppo in particolare che adoriamo, i Guadalupe Plata. Durante il nostro tour in Spagna abbiamo avuto il piacere di suonare nella loro città natale, Ubeda .
In redazione è piaciuto tantissimo il video di “Coitus Interruptus (From A Priest)” come nasce l’idea?
L’idea è di quel geniaccio di Giuseppe Valentino , regista pugliese. Girare il video con lui è stata un’esperienza intensa, folle e molto divertente. Molte riprese si sono svolte sulla strada che porta a San Giovanni Rotondo, quindi i fedeli che andavano al santuario si fermavano curiosi a chiedere cosa stessimo facendo, rispondevamo a tutti che stavamo girando il trailer della nuova stagione di Don Matteo!
Nel comunicato d’uscita del disco si parla di un legame con certa cinematografia Horror, segnatamente a firma Tobe Hooper: c’è un legame stretto fra questo tipo di estetica e la vostra musica? E ancora, quali sono i film di genere che maggiormente rientrano in questo range?
La violenza è una componente fondamentale per noi, di conseguenza cerchiamo di rendere la messinscena quanto più cruda possibile. I film horror ci ispirano relativamente, siamo entrambi appassionati di cinema trash, erotico e soprattutto di B-movie oltre che ai classici dell’orrore. Il connubio tra demenza e crudeltà ci entusiasma parecchio, film come “Faster, Pussycat! Kill! Kill!” e “School of the Holy Beast” sono le nostra bibbia.
Infine, non vediamo l’ora di vedervi nuovamente live, se volete elencare le date che vi vedranno protagonisti nel 2017 noi siamo tutt’orecchi!
Tra fine aprile e inizio maggio ritorneremo on the road per la seconda parte del tour con i Monsters in Francia e Spagna, in più parteciperemo ad alcuni festival europei quali il Munster Looney Party, il Cry Baby e altri che annunceremo presto.