Dietro al palco #3: Rock in Genova

TERZA TAPPA – GENOVA – ROCK IN GENOVA
Anche se hanno iniziato da poco a fare questo lavoro con continuità e con questo nome, i ragazzi di Rock in Genova hanno già conquistato un buonissimo riscontro di pubblico proponendo serate principalmente punk e hard-core ma condendo il tutto con una incredibile dose di passione e voglia di divertirsi. Facciamo quattro chiacchiere con Matteo per scoprire i retroscena di una iniziativa coraggiosa ma che ha dato i suoi frutti, particolarmente perché le date di Rock in Genova sono più feste vere e proprie che semplici concerti

Rocklab.: Iniziamo con un po’ di storia: come, quando e perché nasce Rock in Genova?

Rock in Genova: Rock in Genova nasce verso meta luglio, quando al Banano hanno suonato i Travoltas gruppo surf-punk Olandese…..e quindi io e joe abbiamo deciso di rendere la cosa piu continuativa per tutta una serie di motivi, soprattutto quello di ricreare la forte scena pop-punk-rock che c’era in citta a metà degli anni 90! E soprattutto dare una serata nuova, in fondo quanti di noi non si sono mai lamentati sul fatto che non c’è nulla da fare o che si fanno sempre le stesse cose??

R.: Rock in Genova punta tantissimo sui giovani musicisti della città: quanto vale secondo te l’attuale scena emergente cittadina?

R.inG.: Si..è vero a ogni serata abbiamo fatto suonare qualche gruppo genovese di ragazzi un po piu giovani di noi, proprio per poter ricreare la scena forte e unita, dove tutti i gruppi locali si aiutano tra di loro e si adoperano per far qualcosa, e poi chiamandosi Rock in Genova che senso avrebbe senza un gruppo di Genova? è un po come quando vai in spagna e vuoi mangiare la Pizza!! Per quanto riguardo il loro valore non mi posso lamentare, i Temple Rents ad esempio, suonano con una tranquillita che musicisti di 30 anni non hanno, i Percent 90 hanno fatto solo un concerto, ma si sono fatti valere decisamente bene, i Troubled Heads suonano da anni, non sono certo io a dover dire per l’ennesima volta che sono in gamba davvero…..e poi tutti gli altri Snook, White Ash, i Blown Paper Bags, i Ramoni, i Ratbones, gli Admiral Backbarents tutta gente che nella recente storia musicale di questa citta negli anni ha avuto senso e si è sbattuta xchè il circo del ROCK’N’ROLL potesse arrivare in citta con il suo carrozzone! che non ha nulla da invidiare a gente che passa sui piu importanti network nazionali….vedi i Finley, i Baustelle, Le Vibrazioni e potre continuare non sai quanrto…..ma smettiamola per davvero! ….ma i Finley sono quelli che piu mi urtano, 0 gavetta, 0 attitudine e secondo te puo essere il gruppo che dovrebbe rappresentare il punk-rock in italia?? Ma per piacere!!!!!!

R.: Principalmente organizzate concerti punk, ma avete dato voce anche a gruppi alternativi come nella serata “One man band” di qualche tempo fa. Come scegliete i gruppi da far suonare?

R.inG.: Sai Punk-Rock e Hardcore per noi è molto semplice, è quello che ascoltiamo da sempre, e molti dei gruppi che hanno suonato sono gruppi di amici nostri, e cmq gruppi del circuito Wynona records (etichetta genovese di joe e steve) quindi cio ha inciso molto, altri gli abbiamo scelti in base alla qualita, all’attitudine, e devo essere sincero, qualcuno solo per simpatia! La serata One Man Band è stata una trovata cosi, per fare qualcosa di diverso….anche perchè ci siamo chiamati ROCK IN GENOVA e non PUNK IN GENOVA quindi fare qualcosa con sonorita diverse è stata un esperienza diversa sicuramente da ripetere!

R.: Quali sono i problemi che incidono maggiormente sull’organizzazione dei concerti? Levati qualche sassolino dalla scarpa.

R.inG.: Sai che questa è una domanda molto a rischio??? potrai svuotare un camion di sassolini….ci sono gruppi che solo per aver suonato in vetrine importanti si sono montati la testa, vedi i Valentines…..solo per aver suonato al Rock in Idro hanno chiesto un quantitativo di soldi che per il nostro modo di organizzare al Milk era decisamente fuori proposito…..soprattutto quando un Olly (ex shandon) viene a suonare a cifre abbordabili, con il gusto di fare una serata in amicizia e divertirsi. e questo dovrebbe essere lo spirito, se i Valentines per aver suonato alle 3 del pomeriggio al rock in idro hanno di queste pretese, uno che è abituato a suonare davanti a 2 o 3000 persone quanto dovrebbe chiedere?? Poi vabbe devi sempre fare i conti con i furgoni che si rompono (vedi teenage-bottlerocket), con le febbri che ti colpiscono….insomma con tutti classici imprevisti della vita! E poi il brutto della citta è che la movida sta diventando troppo dispersiva, cioè ormai anche chi ha una latteria in mano ha la prestesa di fare serata dj set portando via pubblico e cose varie…..un po di concorrenza ci sta, ma il troppo stroppia! Penso che se Noi, i ragazzi di Disorderdrama, e i ragazzi Metrodora facessimo una super alleanza, genova potrebbe diventare una realta musicale talmente forte da non dover inviadiare nulla a Milano, Bologna e Firenze…..speriamo che i padroni dei locali genovesi leggano quest’ultima cosa che ho detto!

R.: Dove sogneresti di organizzare un concerto? Chi faresti suonare?

R.inG.: Beh dopo aver organizzato gli Hard ons (uno dei miei gruppi preferiti di sempre) potrei veramente farmi venire manie di grandezza…..Non so la reunion dei Face to Face o degli Screeching weasel al pala mazda…..oppure un festival con Social Distortion, Descendents, Mighty Mighty Bosstones Goldfinger e Persiana Jones (xchè il primo amore non si scorda mai!) in piazzale Kennedy……quante reunion o sogni proibiti ti devo ancora elencare? dai, facciamo che bastano questi!

R.: Per finire: quali sono i progetti per il futuro di rockinGenova?

R.inG.: Ingrandirsi, continuare per la sua strada e con il modo di fare di sempre, basandosi sui 2 principi fondamentali con cui abbiamo iniziato, amicizia e divertimento!

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