- Incontriamo i JG fuori dal circolo, poco prima dell’affollatissima data con i Mudhoney. I tempi sono stretti, il locale si sta riempiendo ma Alessio trova il tempo per un’amichevole chiacchierata con noi
Rocklab – L’ultima volta che ci siamo lasciati si parlava di tour fuori dall’Italia, siete ora di ritorno nel nostro Bel paese con una serie di date assieme ai Mudhoney e agli Architecture in Helsinki. Prima di parlare di questo, però, diteci com’è andato il tour in Spagna…
- JG – Dopo un paio di apparizioni e festival vari abbiamo anche fatto una serie di date in Spagna e Portogallo, il pubblico mi sembrava molto appassionato, e anche incuriosito, buon segno no?
- Rocklab – Guarda, se cerchi il vostro nome nei motori di ricerca spagnoli trovi anche qualche recensione dai toni entusiasti! Mi ricordo di una in cui vi paragonavano a Decemberist e Animal Collective…
- JG – Mai sentiti, a stare in tour si perde un po’ il contatto con il resto della scena musicale
- Rocklab – Beh, il vostro nome ha avuto un’impennata con questo disco, anche per le varie “nomination” che ha riscosso: pitchfork vi ha inseriti nei primi 50 album dell’anno
- JG – Sì, ricordo una recensione molto positiva che ci ha fatto piacere, molto piacere… non è facile prendere lì un 7.9
- Rocklab – per non parlare della nomination al new panteon award… Secondo te quanto hanno aiutato tutte queste nomination il vostro disco?
- JG – Beh tutte queste nomination le abbiamo avute quando il disco era già fuori da parecchio, direi quindi che ha più riacceso la fiamma, ha dato una nuova spinta a quello che già molte webzine definivano essere il nostro miglior lavoro.
- Rocklab – Un po’ di promozione vi arriverà anche col DVD della Subpop, dove siete affiancati da nomi grossi…
- JG – Sì, siamo dentro con l’unico estratto da Valende: i do dream you, un video che qua in Italia non ha proprio girato moltissimo, peccato perché è un bel video
- Rocklab – Nell’ultima intervista stava in post produzione, penso sia circolato in giro ma forse più con streaming e diffusioni web che con mtv e altre emittenti musicali.
- JG – Sì lo credo anch’io,alla fine l’ho sentito nominare parecchio nelweb, anche se non mi è mai capitato di riuscire a vederlo in tv.
- Rocklab – Ma veniamo a queste ultime date: che mi dite degli Architecture in Helsinki? Io li ho visti al primo tour e devo dire che mi hanno sorpreso per la loro spontaneità e freschezza
- JG – Con gli AIH è stato amore reciproco a prima vista, sono simpaticissimi, disponibilissimi e a quanto sembra anche nostri grandi fan. Pensa che ho dovuto io autografare a loro la nostra scaletta!
La serata è andata benissimo, il locale era pieno e sono stati tanto contenti loro di averci in apertura quanto noi di fargli da supporto. - Rocklab – E invece i Mudhoney? A guardarsi in giro adesso sembra di stare a Seattle
- JG – C’è un sacco di gente in giro! Ieri siamo arrivati al locale a Milano alle 16 e già c’erano persone, e anche oggi a Roma lo stesso, hanno ancora un grandissimo seguito, è una bella occasione per farci sentire, oltre che per suonare insieme ad un gruppo del loro calibro.
- Rocklab – Veniamo adesso agli impegni discografici. La Sub pop forse si è sbilanciata, ma ha detto che nel 2007 uscirà il nuovo disco
- JG – Ci stiamo ancora lavorando, quest’estate entreremo in sala per lavorare ai pezzi… sarà un disco su canzoni “brevi” per il nostro standard.. 3-4 minuti, più elettriche. Più quadrate
- Rocklab – Questo dopo le Sacramento Session
- JG – Le Sacramento session sono già uscite, è un 45 giri molto psichedelico. Da un lato c’è una nostra jma session a Sacramento, per un concerto radiofonico. L’altro lato è un’improvvisazione di Marco con nastri… un piccolo trip!
- Rocklab – Visto che ci siamo parliamo anche della colonna sonora?
- JG – Il film su Joe Meek! Iniziamo la settimana prossima, e ancora non ti so/posso dire nulla… ci hanno chiesto una 50ina di minuti ma ancora dobbiamo materialmente mettere mano agli strumenti. Per ora la priorità è dargli 15 minuti per il “trailer” che devono presentare ad una serie di festival, poi, mentre da un lato finiscono la produzione, noi concluderemo le registrazioni della musica nella nostra sala….
- Rocklab – Sala che ho letto su internet è rinnovata. L’ectoplasmic studio giusto?
- JG – E’ lo studio di Marco e del nostro fonico, è una gran bella cosa ricca di strumentazione “vintage” fatta in un’ala di una scuola degli anni 30… Ci sono tutti gli apparecchi customizzati, la possibilità di registrare in analogico e digitale, tutti gli strumenti utilizzati per valende più un paio di microfoni e altra strumentazione varia
- Rocklab – La sala ha avuto già il suo battesimo se non sbaglio
- JG –Si, Marco ha registrato un po’ con i Fortune Drive, un gruppo inglese garage bello tirato, è venuta fuori una bella cosa. Non è il classico studio high-tech. Il fatto di essere in un luogo isolato in aperta campagna lo rende molto “intimo” e perfetto per lavorare
- Rocklav – Ultima domanda… Dai Mudhoney agli Architecture in Helsinki, da Kawabata (che solo a pronunciarlo mi fanno male le orecchie) all’ultimo vostro fan dichiarato: Chris Robinson dei Black Crowes!
- JG – Eh chi l’avrebbe mai detto, ci ha mandato un e-mail allucinante, quasi invasata…ci siamo sentiti al telefono, ci ha chiesto un paio di cd… poi però abbiamo avuto il live nella stessa serata e non siamo riusciti ad incrociarci. Ma probabilmente neanche l’avremmo riconosciuto, non siamo proprio fan dei Black Crowes… pensa che a New York è venuto a sentirci Mark Lanegan… e non abbiamo riconosciuto neanche lui!